Investimenti tradizionali e alternativi nell'era del "tasso zero"

Convegno di Primavera

La sessione mattutinaInvestimenti tradizionali e alternativi nell’era del “tasso zero”

La gestione dei patrimoni nell’era del tasso zero si fa sempre più complicata; quanto durerà questa “era”? Pochi anni o un periodo lungo come nel caso “limite” del Giappone?  Nei prossimi anni sarà difficile mantenere le buone performance degli anni scorsi e quindi come garantire una redditività in linea con gli obiettivi di legge e con le esigenze delle singole gestioni?

Il 2016 si è chiuso con una media quinquennale del Pil pari a 0,50% e un TFR pari a 1,80%; nel 2017, di contro, tali indici dovrebbero attestarsi rispettivamente a circa 0,30% per la M5YPIL (entrano in media i Pil negativi del 2012 e 2013), 1,50% per l’inflazione (valore rilevato a febbraio 2017 su febbraio 2016; il valore annuo potrebbe attestarsi sull'1,30%) e 2,60% per il TFR. Benchmark certamente non facili da battere. 

Quali strategie utilizzare allora? Occorrerà certamente una revisione delle gestioni tradizionali a benchmark (i classici mandati obbligazionari, misti o bilanciati) e quindi anche una maggiore apertura ai costi in linea con le complessità di questi nuovi mandati. Poiché non è praticabile un utilizzo di investimenti alternativi oltre una certa soglia che comunque è aumentata nel tempo, occorrerà innovare nelle strategie tradizionali e selezionare al meglio quelle alternative.

In tutto ciò cercando di beneficiare da un lato dei limiti di investimento introdotti dal Decreto n. 166 del 2 settembre 2014, che sostituisce il vecchio DM n. 703/96 e che, con poche varianti e con più flessibilità temporale, è esteso anche alle Casse privatizzate dei Liberi Professionisti, e dall’altro delle possibili agevolazioni fiscali introdotte dalla legge di stabilità per il 2017.

La prima sessione sarà introdotta da un'analisi di scenario sull’Europa del Sen. Prof. Giulio Tremonti: quo vadis Europa? Dove ci porterà la politica europea e quali riflessi avrà sulle generose politiche di welfare ma anche sulle economie? E segnatamente sugli andamenti di tassi di interesse, inflazione e mercati finanziari; ma anche sugli sviluppi sociali e sui risultati delle elezioni in importanti Paesi dell’Unione. Nel nuovo ordine mondiale, quali politiche possono rafforzare l’Unione? E l’Euro? Manterrà la propria importanza? Probabilmente una politica economica che metta a fattor comune una parte delle attività finanziarie dell’EU, magari attraverso gli “Eurobond”, avrebbe rafforzato l’immagine stessa dell’Europa Unita, ridotto le tensioni degli euroscettici e attenuato questioni cruciali quali Grecia, Brexit e migliorato gli investimenti europei, oggi al palo . 

Questo scenario generale fornirà le coordinate per la successiva discussione, incentrata sulla situazione operativa di Fondi e Casse in termini di vincoli, controlli e tempi di attuazione: “La normativa sugli investimenti è compatibile con i 'nanotempi' della finanza?”. Le nuove proposte contenute nella proposta di legge “Testo Unico per le Casse Privatizzate” è in grado di dare risposte alle problematiche gestionali di questi Enti che a differenza del settore pubblico, amministrano ingenti patrimoni?

La sessione pomeridiana - La tavola rotonda pomeridiana verterà sugli effetti derivanti sia dalla legge di bilancio sia dalle recenti sentenze della Corte Costituzionale (ma anche da quelle di prossima pronunzia), sui patrimoni e sulla loro redditività, condizionata anche e ovviamente dai mercati finanziari. Quali i potenziali impatti delle misure contenute nella legge di bilancio e quelle derivanti dalle sentenze della Suprema Corte?

Al Viceministro Enrico Morando e al Presidente Di Gioia sono affidate le conclusioni e le risposte ai temi trattati, con particolare riferimento: alle recenti norme che hanno modificato in parte l’assetto fiscale, alle nuove proposte contenute nel TU di iniziativa parlamentare e alle possibili direttive del Ministero dell’Economia ai propri uffici per snellire le procedure, consentire risposte rapide (silenzio assenso?), rendere svincolata l’attività di gestione e migliorare l’adeguatezza delle pensioni in particolare per le Casse che adottano il metodo di calcolo contributivo. Infine, a quando il Decreto sui limiti di investimento e i conflitti di interesse per le Casse Privatizzate? 

 

Il convegno è a porte chiuse e la partecipazione strettamente su invito. Per informazioni scrivere a info@itinerariprevidenziali.it

 

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