"Italia 2045. Una transizione demografica e razionale"La risposta di una voce autorevole e fuori dal coro a interrogativi epocali su demografia, consumi e sostenibilità. «Nel 2045 saremo in meno ma più felici e meno stressati. Culle vuote, immigrati, chi lavorerà nel 2045? Chi pagherà le pensioni e la sanità? Sono i falsi allarmi di chi non vuole "la transizione razionale": 78 anni di storia con la grande accelerazione, lAntropocene e perché rallentare è un bene per tutti». Siamo una società a misura duomo o una macchina al servizio dei consumi e del profitto? Stiamo superando i limiti che il pianeta ci concede? Il mito della perenne crescita è compatibile con la preservazione della nostra casa comune, la Terra? Queste sono le domande fondamentali che tutti ci dobbiamo porre: siamo di fronte alla più grande transizione demografica che lumanità abbia mai sperimentato, nascono meno bambini, si muore di meno e si vive più a lungo. Contemporaneamente, siamo chiamati alla maggiore transizione ecologica che luomo conosca: lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e animali, uno stile di vita frenetico e il surriscaldamento globale sono il prezzo da pagare (ma che stiamo ignorando) per una crescita dai ritmi insostenibili. Nel suo ultimo libro edito da Guerini e Associati, Alberto Brambilla ripercorre la storia dei Sapiens per ripensare il futuro che ci aspetta e saldare il nostro debito verso la Terra. |