"..un occidentale
che va in India ha tutto,
ma in realtà
non dà niente.
L'India, invece,
che non ha niente, dà tutto"
(P. Pasolini)
Dicono i conoscitori di questo Paese che "per quanto abbiate letto e sentito raccontare, l'esperienza di un viaggio in India non si può trasmettere appieno: dovete viverla direttamente, assaporarla con tutti i vostri sensi. Sentirete nelle strade la fragranza del legno di sandalo e dei gelsomini che il venditore vi offre con un grande sorriso; vedrete i fiumi, i villaggi e le foreste tropicali. Dovunque sarete accolti dalla dolce parola "Namaste", il saluto pronunciato a mani giunte e a capo chino, che esprime il grande senso di ospitalità che troverete in tutto il paese. Scenderete nei fastosi palazzi dei Maharajah, vi godrete i coloratissimi mercati e i concertini dei musicanti per le strade. Gusterete un autentico tè inglese nei grandi alberghi, sarete catturati dalla grazia delle danzatrici, vi unirete alla folla gioiosa che celebra i suoi festivals; ...gli splendori dell'India non hanno fine."
Non importa quanto grande sia la vostra determinazione a lasciare da parte i pregiudizi culturali e le sane abitudini, perché l'India riuscirà comunque a meravigliarvi con la sua vastità, il suo clamore e la sua complessità. In questo paese nulla è mai esattamente come ve l'aspettavate; potete attendervi soltanto l'inaspettato, che vi accompagna in ogni esperienza. Per molti viaggiatori l'India è una prova del nove: alcuni non vedono l'ora di risalire in aereo e fuggire via, ma se amate scandagliare intricate cosmologie, esplorare le "fedi" dell'uomo, respirare un'atmosfera sovraccarica di umanità e se siete dotati di una grande capacità di comprensione dell'assurdo, allora l'India è uno dei drammi più intricati e più densi di soddisfazioni che si svolgano sul nostro pianeta.
