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Legge di Bilancio, pensioni e requisiti per il 2025Niente rivoluzioni per le pensioni, con la Legge di Bilancio per il 2025 che conferma nel complesso il quadro dello scorso anno. Tra le (poche) novità spicca la possibilità di lasciare il lavoro con 64 anni di età e 25 di contributi, a condizione di avere un assegno di importo pari a 3 volte l'assegno sociale: pur tenendo conto della previdenza complementare, davvero ristretta però la platea potenzialmente interessata | |
![]() Le principali novità in materia di previdenza (e assistenza) della Legge di Bilancio per il 2025La manovra finanziaria interviene anche sul capitolo pensioni, senza in realtà operare grosse modifiche di sistema: mentre i canali di uscita restano simili allo scorso anno, persistono le disparità a carico dei "contributivi puri", di certo non alleggerite dalle novità relative al pensionamento a 64 anni | |
![]() Pensioni, aggiornati i coefficienti di trasformazione per il prossimo biennioIl Ministero del Lavoro ha rivisto al ribasso i coefficienti di trasformazione per il calcolo della quota contributiva della pensione nel biennio 2025-2026: i nuovi valori e l'incidenza sull'importo della rendita pensionistica | |
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Lavoro indipendente e invecchiamento: il caso delle Casse di PrevidenzaNel post COVID il lavoro indipendente ha vissuto un progressivo recupero del forte calo iniziato nel nuovo Millennio: un fenomeno che si ricollega anche alla transizione demografica e al conseguente cambiamento della struttura per età dell'occupazione, come evidenzia il caso degli iscritti alle Casse di Previdenza | |
![]() Tagliare le tasse al ceto medio? Senza ridurre la spesa, rischia di restare uno sloganDati alla mano, la sola strada praticabile per tagliare le tasse al ceto medio, sulle cui spalle grava ampia parte del finanziamento del welfare state italiano, sarebbe contenerne l'enorme spesa assistenziale. Una soluzione però difficile da praticare, anche perché contraria alla ricerca politica del consenso a tutti i costi | |
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![]() L'IRPEF di lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati: chi paga?Anche l'analisi della distribuzione del carico IRPEF per diverse tipologie di contribuenti evidenzia un disequilibrio poco sostenibile in cui pochi pagano per tutti: un sistema fortemente redistributivo che impone riflessioni sullo stato del mercato del lavoro e della politica fiscale del Paese |
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