Itinerari Previdenziali

Senza classe media non c'è futuro

I cittadini con redditi superiori a 35mila euro sono circa 5 milioni: da soli versano il 60% di tutta l'IRPEF ma, pur sostenendo il peso del nostro welfare, sono spesso penalizzati da provvedimenti iniqui, come quello sulla rivalutazione pensionistica, o esclusi da bonus e agevolazioni. Eppure, penalizzare la classe media del Paese vuol dire penalizzarne economia e sviluppo... 

IRPEF, quei 5 milioni di italiani con il Paese sulle spalle

Mentre si discute di riforma fiscale e flat tax, il 79,2% degli italiani dichiara redditi fino a 29mila euro, corrispondendo solo il 27,57% di tutta l'IRPEF, un'imposta neppure sufficiente a coprire la spesa per le principali funzioni di welfare. Un conto da 278 miliardi che, a pagare, sono allora i (pochi) soliti noti…

Burocrazia, miniguide alla pensione

IRPEF, chi paga il conto? La mappa per tipologia di contribuente

La scomposizione delle dichiarazioni dei redditi per contribuente mostra come, al netto del bonus-TIR, oltre la metà (50,9%) dell'IRPEF sia carico dei dipendenti. Seguono i pensionati, che versano un terzo del totale (33,3%), e gli autonomi (12,7%), mentre il restante 3,1% arriva da chi ha altre fonti di reddito

IRPEF, chi paga il conto? La mappa per regione

I dati ricavabili dalle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF sembrano confermare l'immagine di un Paese frammentato, con un Nord più sviluppato, un Centro che gli si avvicina trainato soprattutto dal Lazio e un Sud decisamente più povero: un'immagine veritiera o falsata da ampie sacche di sommerso?  

La nuova vita delle gestioni separate

Con l'aumento dei rendimenti dei BTP decennali, passati dal modesto 0,64% di gennaio 2021 al 4,2% di inizio 2023, le gestioni separate possono tornare a essere una valida e competitiva scelta di investimento per i risparmiatori alla ricerca di un porto sicuro in un periodo particolarmente burrascoso

TFR al fondo pensione o in azienda? La variabile rivalutazione

Nel 2022 il Trattamento di Fine Rapporto si è rivalutato dell'8,3% mentre i fondi pensione hanno registrato rendimenti negativi: dati che hanno alimentato qualche dubbio sulla convenienza di destinare il TFR alla previdenza complementare. Ma ha davvero senso valutare la performance di strumenti con un orizzonte di lungo termine alla luce dei risultati di un singolo anno?

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