Tavolo di Lavoro sull'investimento in economia reale

Laboratorio di studio e approfondimento

"Investire in Italia: attivare le potenzialità del Paese", il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, in collaborazione con Borsa Italiana, organizza per il 2018 un Tavolo di Lavoro sull'investimento in Economia Reale.

 

Status quo

Gli investimenti nell’economia reale del Paese generalmente comprendono le azioni di aziende italiane, le obbligazioni corporate emesse dalle stesse, la quota dei titoli di debito e di capitale di OICVM, OICR e FIA determinata in base alla loro distribuzione geografica quando disponibile e stimata in caso contrario. Sono esclusi, per contro, i titoli di Stato e tutti gli immobili sia a reddito che strumentali.

I grandi investitori istituzionali dispongono di un patrimonio complessivo che ha raggiunto a fine 2016 dimensioni ragguardevoli, attestandosi intorno ai 250 miliardi (circa il 15% del Pil). Dall’esame della composizione dell’attivo di questi enti è possibile ricostruire la loro propensione all’investimento nelle attività economiche domestiche.

Per la previdenza complementare gli investimenti domestici non sono rilevanti in quanto i mandati di gestione, nell’ottica della diversificazione, hanno come obiettivi indici “globali” dove la quota dell’Italia non è rilevante. In particolare per i Fondi negoziali si possono stimare 1,15 miliardi pari all’incirca al 2,5% dell’attivo di cui l’1% in titoli di capitale, l’1,1% in obbligazioni corporate e lo 0,4% quale quota degli OICR investita in Italia. I Fondi preesistenti autonomi hanno storicamente investito molto in polizze assicurative (attualmente circa il 46% del patrimonio) e anche per loro la quota investita nell’economia reale nazionale è ridotta e ammonta a circa 1,3 miliardi pari al 2,3% di cui lo 0,95% quale quota di OICR investita in Italia, lo 0,89% in titoli di debito emessi da aziende nazionali e lo 0,48% in titoli di capitale.

Il patrimonio delle casse privatizzate è in gran parte gestito direttamente e ben più corposi risultano gli investimenti nella economia reale domestica che ammontano a 11,3 miliardi pari al 15,3% e sono composti in gran dalle quote di OICR e FIA investite in Italia.

Decisamente più orientate a investimenti nell’economia italiana e in particolare in quella locale le Fondazioni Bancarie che vi investono 19,5 miliardi ovvero il 52,5% del proprio attivo; da rimarcare però la netta prevalenza di titoli di capitale nel settore finanziario (72% di cui il 62,4% nelle in titoli della Banche conferitarie) cui segue quello delle infrastrutture (13,3%).

 

Obiettivi

I dati evidenziano come l’investimento in economia reale italiana da parte degli asset owners domestici stia conoscendo una nuova e delicata fase. Un numero crescente di investitori istituzionali sta esprimendo una concreta progettualità di apertura dei portafogli a asset class alternative dedicate all’economia reale italiana.

Decisioni effettive di investimento sono già state implementate e iniziano a costituire un interessante track record, soprattutto in termini di esperienza operativa e di innovazione. Il fenomeno è però recente e rimane nel suo complesso frammentato. Ciò rende difficile la quantificazione a livello aggregato e la valutazione delle effettive difficoltà incontrate dagli investitori, nonché l’effettivo impatto sull’economia reale.

È lento di conseguenza il formarsi di best practice capaci di rendere più efficienti i processi di investimento e ampliare così la platea di investitori. È difficile inoltre per il settore dare visibilità agli sforzi fatti e alle innovative soluzioni adottate dalle autorità di governo e dalla comunità economica nel suo complesso. Nel contempo però l’introduzione di recente dei PIR fiscalmente agevolati ha il potenziale di creare un crescente numero di fondi specializzati nell’investimento in economia reale italiana.

Gli investitori istituzionali ne possono beneficiare in termini di crescita degli strumenti disponibili e effettivamente investibili presenti sul mercato. Gli incentivi fiscali a favore degli investitori previdenziali, dedicati all’azionario Italia e all’investimento in prodotti PIR compliant, costituiscono un’ulteriore opportunità introdotta dal legislatore a per stimolare l’allocazione di risorse in corporate domestico.

 

Al fine di agevolare il dibattito scientifico e lo svolgimento dei lavori, gli incontri si svolgeranno a porte chiuse. Saranno poi diffusi i principali argomenti di riflessione. Per informazioni, si prega di scrivere a Flavia Brambilla e Gianmaria Fragassi
 

 

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