Per l'undicesimo anno consecutivo, l'analisi sul sistema di protezione sociale italiano curata dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali sarà presentata alle istituzioni e alla stampa nel corso di un convegno dedicato, che si svolgerà nella prestigiosa cornice della Camera dei Deputati: se, in apertura, i componenti del Comitato Tecnico Scientifico Itinerari Previdenziali illustreranno i tratti salienti della nuova edizione del Rapporto, a seguire sarà lasciato spazio alla politica per conoscere anche il punto di vista dei policy maker verso i settori della previdenza e dell’assistenza. Tra i temi di discussione la tipologia e l’adeguatezza delle prestazioni in pagamento, gli andamenti delle gestioni pensionistiche pubbliche e i loro riflessi sulle variabili economiche. 

Il primo di tre appuntamenti annuali che segnano un confronto diretto tra investitori istituzionali e gestori, maturati nel contesto – quello post-pandemico – che ha particolarmente evidenziato l’importanza di mettere a fattor comune, ciascuno secondo ruolo e competenze, best practice ed esperienze utili ad affrontare la delicata stagione economico-finanziaria che stiamo vivendo. Un'opportunità, dunque, per riflettere sulle possibili strade da percorrere in termini di strategie, strumenti e asset class davanti all'esigenza di tutelarsi da una parte, da scenari che mutano insieme all’evolversi delle turbolenze geopolitiche, della disponibilità di risorse energetiche e della spinta inflattiva, e sostenere, dall’altra, il rilancio dello sviluppo e della produttività del Paese.

Anche all’interno di uno scenario globale complesso e scosso da continui cambiamenti (non ultimi quelli legati alle tensioni geopolitiche e ai loro riflessi sui mercati finanziari), le Fondazioni di origine Bancaria confermano il proprio ruolo strategico per il Paese, grazie alla loro capacità di consolidare da una parte i propri patrimoni e mantenere inalterato il flusso di erogazioni e, dall’altra, di intercettare i bisogni delle comunità di riferimento. Come continuare ad accompagnare i cambiamenti in corso in un mondo sempre più interdipendente? Questa la domanda che, in attesa del Meeting annuale loro dedicato, animerà il convegno virtuale promosso in collaborazione con Acri.

Aumento del costo della vita, tensioni geopolitiche ed elevati tassi di interesse sono solo alcuni degli elementi di rischio che hanno tenuto alta la tensione sui mercati finanziari in un 2023 che, pur in recupero rispetto all’anno precedente, ha presentato non poche sfide a investitori istituzionali e Family Office. Anche tenendo conto delle possibili prossime mosse delle Banche Centrali, cosa aspettarsi invece dal 2024? E quali, in particolare, le migliori strategie per affrontare scenari incerti cogliendo al contempo le opportunità offerte dalle grandi transizioni (ambientale e demografica su tutte) in corso nelle società occidentali?

Quanto accaduto nel 2022 e nel primo semestre 2023, con la contrazione nella raccolta premi del settore Vita, impone alle Compagnie di Assicurazione una riflessione. Che sia il momento, anche alla luce di una congiuntura di eventi socio-economici, geopolitici e finanziari all’insegna della grande incertezza, di recuperare il ruolo più propriamente assicurativo delle polizze, in questi ultimi anni forse meno accentuato rispetto a quello di strumento finanziario? Questo l’interrogativo che, nel corso del webinar promosso in collaborazione con ANIA, getterà le basi di discussione della nuova edizione dell’Annual Meeting di studio Itinerari Previdenziali dedicato alle Compagnie di Assicurazione.

Dalle grandi transizioni (demografica, energetica ed ecologica) al possibile rischio di recessione: quali sono le caratteristiche principali nel processo di selezione dei fondi e come riadattarlo all’attuale quadro congiunturale? Uno scenario tanto complesso quanto sfidante, del quale si discuterà nel corso del primo meeting Itinerari Previdenziali dedicato ai fund selector, chiamati in questa particolare fase storica non solo ad affrontare la volatilità dei mercati assicurando il giusto rapporto tra rischio e rendimento ma anche a intercettare i megatrend del futuro per offrire nuove e più adeguate scelte di investimento.

Il World Economic Forum ha definito l’ultimo decennio come "unico, incerto e turbolento" a seguito dell'eccezionale concomitanza di eventi straordinari (su tutti la pandemia) e fattori geopolitici economici e sociali che stanno alimentando un clima di incertezza globale. Rischi inediti, come quelli associati all’invecchiamento della popolazione, e rischi invece già noti anche se apparentemente distanti nella memoria, come quelli ad esempio legati all’aumento del costo della vita, impattano infatti con sempre maggiore frequenza sull’andamento dei mercati finanziari, con inevitabili riflessi anche sulle scelte di investimento dei grandi player istituzionali, protagonisti del tradizionale appuntamento con il Convegno di Primavera Itinerari Previdenziali. 

Tra le grandi transizioni che stanno attraversando molti dei Paesi sviluppati, tra cui l’Italia, non si può non citare quella verso un’economia più sostenibile. Nonostante le criticità poste da una normativa che ne favorisce la diffusione ma crea al contempo difficoltà di adattamento a causa di novità e aggiornamenti fin troppo rapidi, la finanza green è ormai il modello da implementare e perseguire nelle allocazioni, anche per i player istituzionali italiani. A che punto è l’integrazione dei criteri ESG all’interno dei loro portafogli? Questa la domanda che, alla luce dei risultati della sesta survey promossa dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, animerà questa nuova edizione del Forum ESG e sul Welfare Integrato.