Roma 18 Marzo 2015

Convegno di Primavera  "Investimento dei patrimoni previdenziali per lo sviluppo: nuove regole e incentivi"

Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense - Via Ennio Quirino Visconti, 6 - Roma Orario del Convegno: 09:00 - 16:15

Il Convegno di primavera, previsto per il prossimo 18 marzo 2015 a Roma, tratterà un tema che sta pian piano entrando nel dibattito politico con il coinvolgimento del Governo, del Parlamento, soprattutto con la Commissione Bicamerale di Controllo Enti Previdenziali e anche degli attori sociali: “Investimento dei patrimoni previdenziali per lo sviluppo: nuove regole e incentivi”. In relazione alle nuove regole verranno esplorate le nuove opportunità offerte dal Decreto n. 166 del 2 settembre 2014, che sostituisce il  DM n. 703/96 e che, con poche varianti, verrà probabilmente esteso anche alle Casse privatizzate dei Liberi Professionisti; per generare gli incentivi per Enti e Casse a investire nello sviluppo del Paese verranno previsti anche incentivi con le conseguenziali modifiche all’articolo 6 del D. Lgs. n. 252/05?

Il secondo tema sarà quello all’esame della Commissione Bicamerale Controllo Enti Previdenziali e cioè: “come far si che gli investimenti degli investitori previdenziali e fondazionali possano favorire lo sviluppo delle categorie che contribuiscono ai fondi, lo sviluppo del Paese e in definitiva l’aumento dell’occupazione”, fattore strategico per la tenuta di tutte le forme previdenziali ed assistenziali. Quali incentivi fiscali offrire al sistema? Infatti, l’Italia può contare su 513 soggetti istituzionali di cui oltre 85 con dimensioni patrimoniali interessanti; potrebbero creare sinergie per: stabilizzare i tassi di interesse nelle frequenti aste di titoli di Stato coprendo il non collocato ed evitando l’aumento dei tassi; potrebbero sottoscrivere emissioni ad hoc (es: titoli a tasso fisso con protezione dell’inflazione o legate anche a particolari progetti), oppure per sottoscrivere veicoli gestiti da SGR o istituzioni Private o anche da CDP, specializzate in PMI e Real Asset,  opere infrastrutturali (rigassificatori, energie rinnovabili, ecc. Come fare per convogliare una parte più cospicua degli oltre 190 miliardi in sviluppo e imprese? Oggi investiti in Italia sono meno dell’1,5% in azioni e il 30% in titoli di Stato; quasi zero verso le nostre aziende alle quali preleviamo contributi e TFR per la previdenza complementare.