I fondi promotori del Progetto PMI ITALIA selezionano un gestore finanziario

L’iniziativa condotta in forma consortile prevede un ammontare di risorse complessive di 82 milioni di euro

Il 4 novembre 2024 i fondi promotori del Progetto PMI ITALIA (Fondo Gomma Plastica, Foncer, Pegaso e Previmoda) hanno avviato il percorso di selezione del gestore finanziario cui affidare un mandato ad investire azioni quotate di imprese italiane di media e piccola capitalizzazione.

L’iniziativa condotta in forma consortile prevede un ammontare di risorse complessive di 82 milioni di euro, così suddivisi: 30 milioni Fondo Gomma Plastica, 12 milioni Foncer, 20 milioni Pegaso e 20 milioni Previmoda.

Dopo le esperienze consortili effettuate nell’ambito dei mercati privati, per la prima volta viene adottato questo approccio anche per i mercati pubblici; le ragioni principali per cui si è scelta questa modalità sono le seguenti:

  • dal punto di vista dimensionale il settore di investimento è piuttosto limitato e non consente ai singoli fondi di poter investire risorse tali da giustificare un mandato di investimento e i relativi costi. Agire insieme permette da una parte di abbattere tali costi e al contempo di stimolare l’interesse dei gestori grazie ai maggiori importi destinati all’investimento;
  • altro aspetto rilevante è che il dialogo con gli emittenti (engagement) volto a migliorare il profilo di sostenibilità delle imprese potrà essere maggiormente incisivo se attuato congiuntamente data anche la ridotta dimensione delle imprese. In tale ambito particolare attenzione sarà posta sui temi dell’occupazione, sicurezza sul lavoro e welfare aziendale.

L’investimento in Small e Mid Cap italiane, pur essendo focalizzato su un segmento di mercato sottovalutato, è stato ritenuto interessante perché può esprimere rendimenti significativi, anche considerando il beneficio fiscale previsto per i fondi pensione italiani nel caso in cui i titoli siano detenuti per 5 anni.

Il mercato dei capitali in Italia è storicamente sottodimensionato rispetto a quello dei principali paesi europei, non riuscendo pertanto a svolgere appieno la funzione di volano per la competitività delle imprese italiane e del sistema Paese.

Recentemente i fondi pensione negoziali hanno diversificato gli investimenti inserendo i Private Assets nella propria asset allocation (Private Equity, Private Debt, Infrastrutture e Real Estate); una parte rilevante di questi investimenti viene effettuata sul mercato italiano, favorendo una crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.

Tuttavia esiste nel mercato italiano un segmento intermedio tra i Private Assets e le Large Cap, ovvero le PMI quotate che è poco presente nelle asset allocation dei Fondi Pensione negoziali e in generale interessato da scarsi investimenti.
In questo quadro, l’investimento nel mercato azionario italiano da parte degli investitori istituzionali può stimolare l’afflusso di capitali da parte di investitori esteri e favorire la crescita del il tessuto produttivo italiano e dell’occupazione per sostenere il sistema previdenziale che, sappiamo, si alimenta con i contributi versati dai lavoratori attivi.

 

4/11/2024

 

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