La Busta Arancione di Itinerari Previdenziali

La Busta Arancione realizzata dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, in collaborazione con Epheso, è lo strumento di calcolo che, sulla base della normativa vigente, consente a tutte le categorie di lavoratori (dipendenti, autonomi e liberi professionisti) di stabilire quale sarà il momento del loro pensionamento e l'effettivo ammontare della propria pensione, tenendo conto sia della contribuzione versata all'ente di riferimento sia di quei parametri macroeconomici che incidono sul calcolo dell'importo dell'assegno previdenziale. 

Con un'ulteriore particolarità rispetto agli altri calcolatori disponibili online: il calcolo del proprio tasso di sostituzione, vale a dire del rapporto – espresso in termini percentuali – tra l’importo del primo rateo pensionistico e l’ultimo stipendio o ultimo reddito percepito prima del pensionamento: un parametro indispensabile per capire come potrebbero eventualmente cambiare le proprie disponibilità economiche nel corso della fase di quiescenza e valutare, di conseguenza, soluzioni che consentano di rafforzare la propria posizione previdenziale come, ad esempio, l'adesione a una forma pensionistica integrativa. 

Anzi, proprio allo scopo di fornire un quadro il più possibile completo ed esaustivo del reddito disponibile dopo l'uscita dal mercato del lavoro, la Busta Arancione tiene già conto nella nel corso della simulazione di eventuali rendite complementari, consentendo agli iscritti a fondi pensione aperti, negoziali, preesistenti e PIP,  una stima non solo della propria futura pensione pubblica ma anche di quella integrativa. 


Cosa è bene sapere per utilizzare al meglio la Busta Arancione - Il modello di calcolo della pensione è costantemente aggiornato alle leggi e norme vigenti, comprensivi delle variazioni in termini di requisiti e modalità di calcolo legati alla speranza di vita ed all’evolversi del quadro macroeconomico. I valori preimpostati dei parametri macroeconomici, necessari ai modelli di calcolo per gli anni futuri, fanno riferimento ai dati forniti da COVIP, ISTAT e Ragioneria dello Stato, ovvero le fonti più autorevoli e stabili disponibili.

Previdenza pubblica - Per le annualità antecedenti la data di analisi tutti i coefficienti di rivalutazione, sia del sistema retributivo, sia di quello contributivo, utilizzano i dati consolidati pubblicati da INPS o altri enti previdenziali. Negli anni consecutivi il tasso di inflazione e di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) sono proposti ai valori citati più autorevoli, ma possono (entro limiti ragionevoli) essere modificati dall’utente. I requisiti di età, anzianità contributiva e i coefficienti di trasformazione seguono, negli anni a venire, l’evoluzione attesa della speranza di vita, come da scenario centrale di andamento demografico ISTAT ed RGS. Il calcolo pensionistico richiede la ricostruzione dello storico delle retribuzioni dalla data di prima assunzione sino alla decorrenza di pensione. Questo avviene in automatico, con ricalcolo delle retribuzioni a partire dal valore iniziale, applicando la rivalutazione per l’inflazione, maggiorata del tasso di crescita reale scelto dall’utente.

Previdenza complementare - In conformità con le indicazioni COVIP, il rendimento atteso della componente azionaria ha un tasso lordo annuo del 4%, mentre quello per la componente obbligazionaria è del 2%. La rendita vitalizia è calcolata con la base demografica IPS55 unisex. Alle prestazioni, nel caso di valori netti, viene applica la tassazione agevolata, con aliquota dal 9% al 15% in funzione dell'anzianità, mentre per i rendimenti in fase di accumulo, in tutte le modalità, l'aliquota di tassazione è del 20%. Al massimale di deducibilità non si applicano adeguamenti.

Tasso di sostituzioneNel grafico è riportato il tasso di sostituzione in percentuale, ossia il rapporto tra la somma della pensione pubblica e della rendita complementare, rispetto l’ultimo reddito. L’importo dell’ultimo reddito (lordo o netto) è quello riferito all’anno antecedente la decorrenza della pensione.

Valori netti/lordi - I risultati visualizzati al netto, tengono conto dell'importo delle tasse IRPEF e addizionali regionali e comunali, calcolate con legislazione attuale e con recupero proiettato del fiscal drag nelle proiezioni sul futuro. Al contrario i risultati visualizzati al lordo si intendono riportati al valore nominale ante-imposta.

Valori reali/correnti Nel caso di valori reali, tutti i risultati negli anni a venire sono depurati dall'inflazione attesa, e sono rivalutati alla parità del potere d'acquisto all’anno corrente. Per i valori correnti invece i risultati negli anni a venire sono riportati al valore nominale, incluso l'effetto dell'inflazione attesa.