Il Punto di Vista

La povertà in Italia: un confronto fra dati

Michaela Camilleri e Francesco Scinetti

Tra i temi più dibattuti in Italia c'è senza dubbio la povertà. Se, da un lato, il quadro che emerge dall’ultimo Report Istat mostra un peggioramento nell'ultimo decennio, dall'altro, gli indicatori Eurostat sembrano invece evidenziare un miglioramento. Come fare chiarezza per valutare il fenomeno?

Un popolo oppresso dalle tasse? Chi (e quanto) paga l'IRPEF in Italia

Mara Guarino

Dall'ultimo Osservatorio Itinerari Previdenziali sulle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF emergono alcune "scomode verità": il 72,59% degli italiani dichiara redditi fino a 29mila euro, corrispondendo solo il 23,13% di tutta l'IRPEF, un'imposta neppure sufficiente a coprire le prime tre funzioni di welfare (sanità, assistenza sociale e istruzione). La fotografia di un Paese in cui pochi pagano per tutti
 

Investitori istituzionali, una partita da mille miliardi

Alberto Brambilla

Fondazioni di origine Bancaria, Casse di Previdenza, fondi pensione, Compagnie di Assicurazione (Vita) e forme di assistenza sanitaria integrativa valgono il 47% del PIL e non sono mai stati così importanti per lo sviluppo del Paese e la tenuta del suo welfare. Eppure, il confronto internazionale suggerisce ampi margini di crescita, soprattutto per la previdenza complementare

Cosa non va nel mercato del lavoro italiano

Giuseppe Zingale

Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro ha assunto nel nostro Paese caratteristiche e dimensioni tali da rappresentare un freno allo sviluppo economico e sociale: il sintomo di un sistema che ha smarrito la capacità di coordinare formazione, innovazione e lavoro
 

Più immigrati, o più italiani, che lavorano

Alberto Brambilla

La demografia, e la necessità di "tutelare" i tassi di occupazione del nostro Paese, rappresentano per molti commentatori una leva per l'aumento dei flussi migratori. Un'analisi più accurata dei dati evidenzia però come i potenziali lavoratori non manchino all'appello, pur restando ai margini del mercato, anche per colpa di uno Stato eccessivamente assistenzialista
 
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