Riello Investimenti lancia il primo closing di Impresa Italia II

Il secondo fondo di private debt è stato deliberato con una dotazione iniziale di 73 milioni di euro e un target di raccolta di 150 milioni

Riello Investimenti Partners SGR comunica il primo closing di Impresa Italia II, il secondo fondo di private debt, con una dotazione iniziale di 73 milioni di euro e un target di raccolta di 150 milioni. Tra gli investitori principali, in qualità di anchor investors, sono presenti “Fondo Italiano d’Investimento” e “Fondo Europeo per gli Investimenti”, già investitori nel primo fondo, a cui si affiancano importanti Istituti di Credito e primarie Compagnie di Assicurazione, una tipologia di investitore per cui il private debt si adatta in modo particolare.

Impresa Italia II, fondo PIR alternativo compliant, investirà in strumenti di debito di medio e lungo termine, emessi a supporto dei piani di crescita di PMI italiane, individuate per il loro valore intrinseco e per i loro progetti di sviluppo. Il team di gestione, guidato da Alberto Lampertico, vanta una pluriennale e vasta competenza nell’individuazione di opportunità di investimento e nella strutturazione di strumenti di debito efficienti per le esigenze delle imprese di eccellenza; in occasione del closing di Impresa Italia II il team si amplierà con una nuova risorsa di comprovata professionalità.

La strategia di investimento di Impresa Italia II sarà focalizzata sulla gestione attiva delle aziende in portafoglio e prevederà una stretta relazione tra il team di gestione e le imprese, in una logica equity style, tale per cui il team affiancherà le pmi nella definizione e validazione dei loro piani industriali. In questo modo saranno strutturate la soluzioni finanziarie più adatte alle specifiche esigenze dell’impresa. Le operazioni, principalmente senior secured e in settori industriali anticiclici e ben diversificati, beneficeranno, oltre che delle periodiche cedole, anche, ove opportuno, di un extra rendimento legato alle performance aziendali.

Il processo di investimento prevederà una completa ESG Integration, dalla due diligence iniziale alla valutazione periodica, guardando alla crescita sostenibile delle imprese in portafoglio e adottando l’approccio a quattro fasi di Riello Investimenti Partners SGR: esclusione di settori controversi (quali armi, tabacco e gioco d’azzardo), screening ESG prima dell’investimento, engagement con le aziende verso scelte virtuose in termini ambientali, sociali e di buona governance, monitoraggio e valutazione dei risultati ottenuti.

La pipeline dei potenziali investimenti procederà in continuità con la gestione del precedente fondo, sia in termini di diversificazione settoriale e geografica, sia in termini di fatturato delle emittenti, sia in termini di IRR. In particolare, il portafoglio di Impresa Italia I, lanciato nel 2016 e con 17 operazioni al suo attivo, è composto per circa il 55% da emittenti con un fatturato inferiore a 25 milioni di euro, per circa il 15% da emittenti con fatturato tra 25 e 50 milioni di euro e per il restante 30% da emittenti di maggiore dimensione; l’IRR del fondo atteso a scadenza nel 2024 sarà superiore al 7%.

“Siamo felici di avviare il nostro secondo fondo di private debt”, dichiara Nicola Riello, Presidente della SGR “e di continuare così il nostro percorso, iniziato ormai più di 20 anni fa, a supporto dell’economia reale del nostro Paese e di quel tessuto produttivo d’eccellenza che l’Italia vanta nel mondo. Siamo inoltre molto orgogliosi del fatto che la maggior parte degli investitori abbia riconfermato la scelta di investire in Riello Investimenti Partners SGR anche nel secondo fondo”.

Alberto Lampertico, Investment Director del fondo, aggiunge: “L’ottimo lavoro fatto sino ad oggi nella gestione di questa asset class, ci consente di contare su una pipeline di grande interesse e di valore; alcuni dossier sono già in fase avanzata di analisi, tanto che si prevede di riuscire a realizzare una prima operazione in tempi molto rapidi. Il momento storico è molto interessante e siamo certi di costruire un portafoglio solido, efficiente e con un valido profilo di rischio-rendimento”.

 

10/6/2021

 
 
 

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