Diversificazione smart: le azioni europee antidoto alla concentrazione del portafoglio

Il listino americano è leader nelle performance nell'azionario globale ma è un leader sempre più ingombrante: Niall Gallagher, gestore della strategia azionaria europea in GAM Investments, analizza il ruolo delle azioni europee come efficace antidoto al rischio della concentrazione

a cura di GAM Investments

Il listino americano è leader nelle performance dell’azionario globale ma è un leader sempre più ingombrante: in forza della loro capitalizzazione, i titoli americani rappresentano oltre il 70% dell'indice MSCI World e la causa è nel valore di mercato delle Magnifiche Sette della tecnologia.

L’indice S&P500 rappresenta circa 500 società costituenti ma, nella concretezza, il rischio di concentrazione per gli investitori non è mai stato così elevato: i primi dieci titoli per capitalizzazione di mercato rappresentano quasi il 35% dell’intero indice. Livelli record di concentrazione che condizionano anche le strategie passive, messe in difficoltà dal predominio delle mega-cap tecnologiche, la diversificazione offerta è molto inferiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe dal mercato statunitense. 

Ma quando le cose vanno bene, quando lo scenario è favorevole ai titoli con un peso predominante, gli investitori non si lamentano delle performance e non si fanno troppe domande. Eppure, dovrebbero essere consapevoli dei rischi derivanti dalla concentrazione; la soddisfazione per le buone performance non dovrebbe far velo all’allentamento della diversificazione, la concentrazione è un rischio.

Figura 1 - Primi 10 titoli USA in percentuale della capitalizzazione di mercato totale

Figura 1 - Primi 10 titoli USA in percentuale della capitalizzazione di mercato totale

Fonte: Société Genérale Cross Asset Research/Equity Quant al 30 agosto 2024.
Le opinioni sono quelle del gestore e sono soggette a variazione

Gli investitori che desiderano conservare equilibrio nell’esposizione a Wall Street, che temono che il peso degli Stati Uniti negli indici globali sia divenuto eccessivo rispetto a quanto desiderano, dovrebbero prendere in considerazione le azioni europee.

A nostro giudizio, sui listini europei si verifica un intreccio virtuoso tra valutazioni interessanti, presenza di una vasta gamma di società leader a livello globale, un rischio di concentrazione più basso, migliore diversificazione a livello settoriale. Rispetto al megalito tecnologico che occupa circa un terzo dell’indice S&P 500, i listini europei si articolano nei settori del farmaceutico, dell’healthcare, dei consumi, della tecnologia, della manifattura, del lusso…

Figura 2- Analisi dell’esposizione per settore concentrazione dell’indice USA (sinistra)
rispetto a quello europeo più generalizzato (destra)

Figura 2- Analisi dell’esposizione per settore concentrazione dell’indice USA (sinistra) rispetto a quello europeo più generalizzato (destra)

Fonte: MSCI, S&P Global, al 30 settembre 2024

Un'annotazione rilevante è che le società europee dipendono sempre meno dalla crescita economica, ancora debole, del Vecchio Continente: le società europee beneficiano della crescita economica globale, circa il 60% degli utili delle società quotate nelle borse europee è generato al di fuori dell’Europa. Del resto, l’indice tedesco DAX si trova ai massimi storici in una fase in cui l’economia della Germania sta attraversando difficoltà strutturali; ma se pensiamo ad esempio a società come SAP, il mercato tedesco non ha un peso rilevante e ciò che conta davvero è l’andamento delle attività di SAP nel settore software a livello globale.

Investendo nelle società europee che, secondo noi, hanno una posizione vincente su scala globale, gli investitori possono beneficare dell’incremento degli utili nei mercati internazionali. 

Figura 3 - Ricavi delle società europee per regione

Figura 3 - Ricavi delle società europee per regione

Fonte: Redburn, ottobre 2023

Per sfruttare fenomeni di lungo termine come la normalizzazione dei tassi d’interesse, la decarbonizzazione, il super-ciclo degli investimenti in capex, nonché l’ascesa della classe media in Asia, siamo convinti che gli investitori debbano superare la rigidità degli approcci di stile, il confronto tra crescita e valore, e puntare su uno stile flessibile. Portafogli orientati alle opportunità di diversificazione nelle azioni europee vincenti a livello globale, guardano con favore ai settori bancario, dell’energia, dei ciclici industriali, beni di consumo di alta gamma, tecnologia.

Siamo convinti che le azioni europee possano aiutare i portafogli grazie alla minore concentrazione a livello dei titoli, alla maggiore diversificazione settoriale, alla generazione degli utili sempre più su scala globale e alle valutazioni interessanti. 

Niall Gallagher, Investment Director, Head of European Equities GAM Investments

12/11/2024 

 

 
 
 

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