Family Office: aumentare le competenze in uno scenario sempre più complesso
La crescita del settore impone un salto di qualità nelle competenze, complici le sfide poste dalla crescente complessità delle attività gestite: rischi geopolitici e dubbi circa l'evoluzione dei tassi di interesse le preoccupazioni principali, mentre da un punto di vista tematico è l'IA il trend di maggiore interesse
Prosegue la crescita dei Family Office ma, con lespansione del settore, aumentano anche le sfide da affrontare a cominciare da quella delle competenze, tanto allinterno di questi organismi, che necessitano di figure professionali specializzate, quanto nel network che ruota attorno a questo mondo e che, al momento, vede lItalia ancora indietro rispetto al mondo anglosassone e ai Paesi del Nord-Europa. È questo il quadro che emerge dallOsservatorio Family Office promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, che ha censito 222 Family Office di cui 113 Single Family Office, 91 Multi-Family Office professionali e 18 organizzazioni di origine bancaria che offrono analoghi servizi strutturati rivolti a più famiglie. Unespansione testimoniata anche dallincremento del giro daffari che nel 2022 si è attestato a 150,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 169,8 milioni del 2021 ma mantenendo un tasso medio annuo di crescita di circa l8% nel periodo 2017-2022, molto simile al tasso di crescita del numero di personale impiegato nel settore.
Come detto, però, proprio laffermarsi del fenomeno impone ora un ulteriore salto di qualità, dato che il professionista che lavora in un Family Office rimane una figura ancora poco diffusa nel nostro Paese, aumentando la necessità di un miglioramento nella capacità di affrontare la crescente complessità delle attività gestite. I Family Office sono definiti come organizzazioni che svolgono la funzione di coordinamento, indirizzo strategico e gestione sofisticata e personalizzata del patrimonio di una o più famiglie imprenditoriali. Un compito che richiede competenze specializzate e multidisciplinari che spaziano dalla gestione degli investimenti alla pianificazione patrimoniale, dalla consulenza fiscale internazionale alla governance famigliare, rendendo necessario affidarsi a una rete di professionisti che forniscano servizi in partnership e outsourcing.
Limitandosi al solo lato della gestione degli investimenti, lobiettivo di conservare il patrimonio e la ricerca di rendimenti è complicato dallincertezza che ha caratterizzato gli ultimi anni e che continua a dominare lo scenario congiunturale: dallo choc pandemico alla successiva fiammata inflazionistica e conseguente aumento del costo della vita, fino ad arrivare al prepotente ritorno di rischi geopolitici con lo scoppio della guerra in Ucraina prima e la drammatica escalation in Medio Oriente poi. A ciò si aggiungono, essendo strettamente collegati, elementi di carattere prettamente finanziario, come una maggiore correlazione tra le due principali asset class (equity e bond), una forte concentrazione degli indici azionari su pochi titoli e la crescente diffusione di investimenti nei private market, che riportano in primo piano il tema della necessità di avere conoscenze specializzate sia per navigare lincertezza nel breve sia per cogliere le opportunità di lungo periodo.
La tendenza da parte di questi soggetti, come riporta la Family Office Survey a cura di Citi Private Bank, è quindi quella di aumentare il grado di sofisticazione dei metodi di investimento, tramite la creazione di un team guidato da un chief investment office e specifici comitati, e la professionalizzazione, attraverso la collaborazione con partner esterni: la gestione degli investimenti e il reporting sono gli unici due servizi forniti internamente dalla maggior parte delle strutture, mentre tutti gli altri vengono svolti esternamente o congiuntamente. Secondo il Global Report 2024 di UBS, che ha raccolto gli insight di 320 singoli Family Office in tutto il mondo coprendo oltre 600 miliardi di dollari di ricchezza, la maggiore dispersione dei rendimenti, tra rapidi cambiamenti tecnologici, aspettative di tassi mutevoli e crescita disomogenea ha aumentato la fiducia nella gestione attiva come strumento di diversificazione del portafoglio, su cui fanno affidamento circa il 40% dei rispondenti alla survey. In termini di asset allocation, laumento dei tassi di interesse ha spinto il peso del reddito fisso sui massimi degli ultimi 5 anni, mentre gli investimenti alternativi continuano a costituire una parte significativa dei portafogli, fornendo un'ulteriore fonte di diversificazione e rendimento. Nel dettaglio, a livello globale tra le asset class tradizionali le azioni valgono il 28%, il fixed income il 19% e la liquidità il 10%. Tra gli investimenti alternativi, invece, spicca il private equity con il 22%, con una punta del 35% negli Stati Uniti, seguito dal real estate con il 10% e dagli hedge funds con il 5%.
Figura 1 - Gli investimenti alternativi dei Family Office
Fonte: Global Report 2024 UBS
Da un punto di vista tematico, transizione ecologica e tecnologica restano tra i trend di maggiore interesse: in particolare, l'IA generativa è il tema d'investimento più popolare, con oltre tre quarti dei Family Office che dichiarano che sarà probabilmente unarea d'investimento importante nei prossimi 2 o 3 anni. Venendo ai rischi, la geopolitica risulta essere il timore principale sia nel breve sia nel medio-lungo termine con la preoccupazione dello scoppio di un conflitto di grande portata, a cui bisognerebbe aggiungere lincertezza legata alla piega che prenderà la politica estera americana in seguito allesito elettorale di novembre sia per quanto riguarda la situazione in Ucraina e in Medio Oriente sia per levolversi delle relazioni tra USA e Asia, Cina in testa. Rimanendo nel breve periodo, la politica monetaria resta uno degli argomenti principali sui mercati, complice anche il rischio di nuovi choc che potrebbero causare un nuovo aumento dellinflazione che renderebbe più complicato il percorso di allentamento monetario da parte delle Banche Centrali.
Allargando lorizzonte temporale ai prossimi 5 anni, invece, il timore principale dei Family Office resta sempre la situazione geopolitica, seguita dal cambiamento climatico e dalla possibilità di una crisi del debito in un momento in cui i Paesi occidentali sono gravati da alti livelli di indebitamento pubblico che potrebbero diventare insostenibili. Ciononostante, dalla survey di Citi emerge un deciso ottimismo sulle prospettive di rendimento nei prossimi mesi, testimoniato da una riduzione della liquidità nei portafogli a favore di reddito fisso ma anche verso asset più rischiosi come azioni e private equity, con in particolare questultimo che registra un sentiment positivo da parte degli intervistati sia tramite linvestimento diretto sia tramite fondi.
Altro aspetto analizzato è quello della sostenibilità, divenuto un ambito sempre più importante non solo per quanto concerne le scelte di portafoglio ma anche per le prospettive di lungo periodo organizzative e di strategia. E man mano che il tema matura, emerge il bisogno di un approccio più sofisticato e di maggiori informazioni e consulenza al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, confermando limpegno di questi player ad avere un impatto sociale positivo, sebbene lapproccio ad attività filantropiche rimanga ancora per lo più informale allinterno delle strutture.
Bruno Bernasconi, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
16/10/2024