Fondi pensione al test delle turbolenze di agosto
L'avvio del mese di agosto è stato caratterizzato da un violento sell-off sui mercati azionari: presto per capirne gli effetti sui rendimenti dei fondi pensione ma, in ogni caso, meglio tenere a bada eccessivi allarmismi
Dopo una seconda parte di luglio in cui sono stati diffusi dati macro-economici che segnalavano un graduale rallentamento della crescita a livello globale, a inizio agosto è scattato un violento sell-off sui mercati azionari. Catalizzatori ne sono stati, quasi in contemporanea, le rinnovate preoccupazioni di unescalation in Medio Oriente, crescenti timori sulla tenuta delle mega caps hi tech che hanno guidato i listini da inizio anno e lo svuotamento di ingenti posizioni speculative (in particolare quelle di carry trade finanziate in yen per acquisti su hi-tech e criptovalute).
Fra i più colpiti lindice giapponese Nikkei 225, che ha ceduto oltre il 12% nella giornata del 5 agosto, registrando il peggior calo giornaliero dal 1987, mentre i rendimenti dei titoli di Stato hanno comunque registrato una riduzione significativa, con il Treasury USA decennale ai minimi da inizio anno a 3,67% e il Bund tedesco in calo a 2,1%. In parallelo lindice VIX, che misura la volatilità del mercato azionario statunitense è balzato oltre quota 60 punti, un livello visto in precedenza soltanto dopo lo scoppio della pandemia nel febbraio/marzo 2020 e dopo la grande crisi finanziaria scatenata dal fallimento della Lehman Brothers (settembre 2008).
Per conoscere gli impatti di questa "tempesta finanziaria" sui fondi pensione occorrerà aspettare a fine mese quando saranno disponibili i valori dei NAV dei comparti censiti all'interno del Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali.
Quello che però si può già dire ora è che, statistiche alla mano, correzioni del 10% dei listini avvengono con regolarità una volta lanno. Inoltre, consentono agli strategist di fare una messa a punto del portafoglio per allocare al meglio la liquidità, effettuare spostamenti tattici e provare a accumulare posizioni su segmenti di mercato ritenuti o sottovalutati o che abbiano accusato correzioni di prezzo eccessive.
Leo Campagna
23/8/2024