Fondi pensione, in attesa delle elezioni negli USA prepararsi a tassi più bassi

Le elezioni USA rappresentano per gli investitori un evento cui guardare: se la storia insegna a non apportare grandi cambiamenti di portafoglio in previsione di un risultato specifico, pianificare delle strategie di copertura può essere utile a gestire potenziali rischi al ribasso 

Leo Campagna

Negli ultimi mesi gli investitori hanno soppesato una serie di preoccupazioni, dal rischio di una recessione negli Stati Uniti alla possibilità che l'intelligenza artificiale (IA) non riesca a soddisfare il loro entusiasmo fino al potenziale rischio di un'escalation del conflitto in Medio Oriente. Mentre questi rischi vanno monitorati, lo scenario di base sembra delineare un atterraggio morbido per l'economia statunitense, supportato da un ritmo costante di tagli dei tassi da parte della Fed: uno scenario in base al quale i fondamentali continueranno a sostenere le azioni. 

E per le obbligazioni? Ad agosto i fondi pensione aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali hanno registrato un rialzo medio dello 0,5% con i comparti obbligazionari a +0,4%. Una performance che lascia invariata la distanza nel rendimento da inizio anno tra i comparti a indirizzo obbligazionario (+1,5%) e quelli azionari (+8,6%) e la media complessiva (+4,1%). 

Tuttavia, se fosse confermata questa la visione a cui si accennava in precedenza un'esposizione di portafoglio per tassi d’interesse (e rendimenti obbligazionari) a mano a mano più bassi può rappresentare una buona scelta. Con i rendimenti dei titoli a breve e delle liquidità destinati a scendere, potrebbe essere tattico riposizionarsi sulle obbligazioni investment grade e sulle azioni di qualità con dividendi elevati e sostenibili: la crescita di qualità, in particolare, sembra essere una strategia azionaria interessante, soprattutto in periodi di elevata volatilità. Nel mirino le aziende con bilanci solidi e una crescita costante degli utili soprattutto in aree come la transizione energetica e la digitalizzazione.

Per quanto siano probabili vari colpi di scena durante i prossimi due mesi di campagna elettorale nelle elezioni statunitensi, la storia insegna che apportare grandi cambiamenti di portafoglio in previsione di un risultato specifico è una strategia rischiosa. Diverso, invece, il discorso per le strategie di copertura che possono aiutare gli investitori a gestire i potenziali rischi al ribasso che potrebbero materializzarsi laddove i mercati temessero cambiamenti nella politica commerciale, estera o fiscale. In quest’ottica, l'oro rimane una solida copertura e gli investitori dovrebbero monitorare i settori e le valute sensibili alle elezioni per potenziali cambiamenti.

Leo Campagna

26/9/2024 

 

 
 

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