Fondi pensione, le riflessioni dopo la sbandata dei mercati di inizio agosto

Come gestire le incertezze legate a dinamiche macroeconomiche e scenari geopolitici in costante evoluzione? Alcuni spunti di riflessione a partire dai dati del Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali

Leo Campagna

Nel mese di luglio i fondi pensione negoziali censiti nel Comparatore dei Fondi di Itinerari Previdenziali  hanno registrato un ulteriore rialzo medio di 1 punto percentuale grazie al quale la performance media da inizio anno si è attestata al +4%, mentre quella annuale al +6,7%.

In attesa di conoscere le chiusure dei NAV al 31 agosto dopo la sbandata delle Borse di inizio mese, vale la pena fare qualche riflessione. Gli esperti continuano a sconsigliare di uscire dagli asset rischiosi in risposta all'incertezza geopolitica immediata, poiché si tratta di una scelta spesso controproducente. Gli choc di mercato derivanti da guerre e crisi geopolitiche hanno avuto storicamente effetti solo temporanei sui prezzi degli asset e sulla crescita del mercato a lungo termine. Gli effetti dei conflitti internazionali sui mercati finanziari in genere svaniscono infatti piuttosto rapidamente. Numeri alla mano, dall'attacco a Pearl Harbor nel 1941, l'S&P 500 nei 12 mesi successivi all’inizio di una crisi si è posizionato a un livello più alto per due terzi del tempo. Nella metà dei casi, i mercati hanno impiegato solo un mese per riprendersi. Nel caso della guerra di Israele contro Hamas, il petrolio rimane un meccanismo di trasmissione chiave dal conflitto ai mercati globali e l'offerta di greggio non è stata ancora influenzata.

Le dinamiche macroeconomiche e le tendenze di crescita secolari probabilmente svolgeranno un ruolo più importante per i portafogli diversificati a livello globale. L'imminente allentamento della politica della Federal Reserve dovrebbe in particolare costituire uno tra i più importanti driver di mercato. Le vendite da panico ostacolano la capacità degli investitori di partecipare alla successiva ripresa del mercato che, di norma, tende a premiare la pazienza. Quando si ha un lungo orizzonte temporale di investimento, le perdite di mercato sono molto più rare e diventa più chiaro che la volatilità del mercato è un'opportunità piuttosto che una minaccia. Quindi, vanno favorite le strategie per migliorare la resilienza dei portafogli e, soprattutto, rimanere investiti.

Un portafoglio ben diversificato, che includa oro, petrolio e franco svizzero come coperture di portafoglio, e strumenti alternativi, rimane il modo più efficace per gestire i rischi a breve termine, accrescendo al contempo la ricchezza a lungo termine. 

Leo Campagna

13/9/2024 

 

 
 

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