I Family Office nel 2023: settore in crescita ma aumentano le sfide

La crescita dimensionale del settore in Italia è accompagnata da un aumento delle sfide dettate da un contesto economico caratterizzato da incertezze, tra cui le difficoltà di ingaggio della Next Gen. Per garantire la sostenibilità del patrimonio familiare nel lungo periodo, purpose e proprietà responsabile divengono aspetti sempre più rilevanti nell'attività dei Family Office

Bruno Bernasconi

Per patrimoni gestiti e impatto sullo sviluppo del Paese, i Family Office possono ormai essere considerati alla stregua degli investitori istituzionali, pur con alcuni tratti distintivi e peculiarità che li differenziano dal panorama di fondi pensione, Casse di Previdenza o Compagnie di Assicurazione. La comparsa consistente di queste entità sul mercato italiano è ancora relativamente recente e, per questo motivo, può essere utile partire dalla definizione fornita dall’Osservatorio Family Office della School of Management del Politecnico di Milano: i Family Office sono definiti come organizzazioni che svolgono la funzione di coordinamento, indirizzo strategico e gestione in ottica transgenerazionale del patrimonio di una o più famiglie imprenditoriali. 

Come negli anni precedenti, anche l’edizione 2023 della ricerca redatta dall'Osservatorio, in partnership con il Centro di Family Business Management della Libera Università di Bolzano, parte dall’aggiornamento del censimento dei player del settore, utile a fornire un quadro puntuale sulla situazione e sulle famiglie imprenditoriali italiane, vista anche l’assenza di un registro ufficiale che individui il campione di riferimento. Il numero di Family Office attualmente attivi ammonta a 219, di cui 107 Single Family Office, 94 Multi-Family Office e 18 organizzazioni di origine bancaria che offrono analoghi servizi strutturati rivolti a più famiglie. 

Concentrandosi sui 107 Single Family Office, il report mostra come nel 48,6% dei casi il Family Office co-esista con l’impresa familiare che genera la maggior parte della massa finanziaria da esso gestita, mentre il 27% della popolazione deriva da eventi di liquidità. In base alla classificazione nelle quattro tipologie strategiche di Single Family Office, invece, emerge come il 55% rientri nella categoria Family Portfolio Office (ossia considerato come un mezzo per investire il patrimonio personale dei membri della famiglia), il 26% si configuri come Cassaforte di Famiglia (le cui funzioni riguardano soprattutto la protezione del patrimonio), l’11% come Family Office dinastico e circa l’8% come Family Venturing Office, categorie queste ultime due caratterizzate da una maggiore professionalizzazione e da un forte orientamento imprenditoriale. 

Lo studio intende poi chiarire cosa siano il purpose e il concetto di proprietà responsabile, come si evince anche dal titolo dal titolo della ricerca di quest’anno, "Purpose e Family Office: verso il paradigma della proprietà responsabile?", stabilendo il perché siano cruciali per la sostenibilità di lungo periodo del patrimonio familiare e spiegando quindi come siano divenuti sempre più rilevanti nelle pratiche di affiancamento e mentoring degli advisor alle famiglie imprenditoriali e finanziarie. La presenza di trend socio-demografici, economici, ambientali e politici, infatti, aumenta l’incertezza dello scenario congiunturale, rendendo necessario un costante adattamento al contesto di riferimento con uno sguardo sempre rivolto alle sfide future per garantire il successo della famiglia nel lungo periodo. Il purpose viene quindi esplicitato “in tre macroaree”: il capitale umano, che si articola nell’ingaggio delle nuove generazioni per il rinnovamento delle attività della famiglia; il capitale socio-emotivo, legato a modelli e pratiche per l’impatto sociale e ambientale dato il crescente ruolo virtuoso che famiglie e Family Office sono chiamati a ricoprire; il capitale finanziario che, nel caso di eventi di liquidità, rappresenta il processo di ricostituzione della famiglia durante e dopo la vendita dell’impresa.

In questo quadro, quindi, il ruolo del Family Office non si riduce alla semplice gestione del patrimonio, ma viene esteso ad attore strategico che abilita lo sviluppo del contesto familiare per cogliere opportunità imprenditoriali, gettando i presupposti per la creazione di ricchezza transgenerazionale, in particolare attraverso l’ingaggio delle nuove generazioni anche grazie a un processo che rinnovi la cultura di impresa della famiglia stessa.  E l’importanza del tema del capitale umano emerge anche dalla survey condotta su 42 Multi-Family Office professionali con in media oltre 40 famiglie clienti e che offrono principalmente servizi di asset allocation strategica (90,5%), percepito anche come quello più importante in termini di valore aggiunto, pianificazione successoria (83,3%) e pianificazione dell’educazione della Next Gen (73,8%). 

Altro aspetto rilevante riguarda poi l’impatto sociale, protagonista di un cambiamento che non riguarda più soltanto le attività filantropiche ma anche tutta la strategia e gli aspetti organizzativi del Family Office, andando oltre le pure logiche dell’asset allocation. Una trasformazione che ha rafforzato la capacità di alcune famiglie di essere più resilienti di altri attori, riuscendo ad affrontare le crisi in modo più efficace e al contempo a essere di supporto per le comunità locali. Le risposte alla survey sui Multi-Family Office mostrano che la strategia di impatto sociale più adottata è quella dell’impact investing (86%), seguita dalla best-in-class (83%) e dalle esclusioni (81%), mentre in fondo alla classifica si collocano i meccanismi di ESG integration (36%) e shareholder engagement (19%). 

Le principali barriere all’implementazione di strategie di impatto sociale, invece, sono la mancanza di criteri chiari e informazione per la misurazione dell’impatto (93%) e lo scarso commitment delle famiglie clienti (81%). 

Figura 1 - Le strategie di impatto sociale 

Figura 1 - Le strategie di impatto sociale dei Family Office

Fonte: Osservatorio Family Office 2023

L’ultimo capitolo della ricerca interessa infine gli eventi di liquidità, fenomeno che ha registrato un notevole incremento in Italia negli ultimi anni e che rappresenta un punto di svolta in grado di portare al rinnovamento o al declino della famiglia imprenditoriale. Il Family Office, del resto, nasce spesso proprio dalla vendita delle quote dell’impresa detenute dai membri della famiglia per l’esigenza di gestire capitali complessi. Analizzando i dati del periodo 2013-2022 è possibile notare il trend crescente degli eventi di liquidità nel settore, passati da 118 ai 356 dello scorso anno, per un totale di 2.365 e un controvalore stimato di 300 miliardi di euro. 

Figura 2 - Motivazioni per l’evento di liquidità

Figura 2 - Motivazioni per l’evento di liquidità

Fonte: Osservatorio Family Office 2023

L’aumento di tali eventi nell’ultimo biennio, quasi 700 tra il 2021 e il 2022 e con oltre la metà (il 52,5%) delle circa 500 famiglie clienti dei Family Office intervistate che dichiara di averne attraversato o di starne attraversando uno, mette ancora di più in luce come il coinvolgimento dei giovani rappresenti una delle principali sfide. Il 35,7% delle famiglie opta per la vendita della propria azienda proprio per il disinteresse della Next Gen a proseguire con la gestione dell’attività, mentre per il 25,9% il motivo è la presenza di una proposta economicamente vantaggiosa, seguita da divergenze all’interno della famiglia a proposito della direzione futura dell’impresa (18,8%) e dalla mancanza di eredi (17,9%). 

Bruno Bernasconi, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

16/10/2023 

 
 
 

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