Il caso per un ampliamento dell'universo di opportunità nei mercati obbligazionari

Dall'andamento del dollaro alle scelte delle Banche Centrali, passando per le preoccupazioni legate all'inflazione: come il contesto macroeconomico globale sta influenzando, e influenzerà, le dinamiche del mercato del reddito fisso? I punti di attenzione, e le opportunità, per gli investitori

a cura di Invesco

Considerazioni chiave

Le obbligazioni globali investment grade continuano a offrire rendimenti “all-in” interessanti, confermandone il ruolo strategico come componente core nei portafogli. Da una prospettiva ciclica, riteniamo che le attuali dinamiche di mercato stiano delineando un nuovo regime per gli investimenti obbligazionari, in cui la ricerca di fonti diversificate di reddito e di total return non è solo rilevante, ma sempre più concretamente realizzabile.

La crescente divergenza delle politiche monetarie e fiscali tra le principali economie, unita alla desincronizzazione dei cicli economici, sta ridisegnando il panorama globale del reddito fisso, sia a livello regionale che settoriale. Una maggiore dispersione nelle politiche commerciali e industriali si sta affermando come caratteristica strutturale del regime macroeconomico.

Sebbene gli spread creditizi rimangano compressi rispetto alle medie storiche, l’ampliamento delle forze economiche globali sta aprendo opportunità in un ventaglio più ampio di settori, industrie e segmenti di credito.

Operare in modo flessibile e meno legato a un benchmark di rifermento sull’intero spettro dei mercati obbligazionari globali consente di ampliare l’universo investibile, offrendo il potenziale per rendimenti complessivi più elevati e una minore correlazione a specifici driver macroeconomici. Integrare le esposizioni core con un approccio flessibile, agile e globalmente diversificato può migliorare l’efficienza dei portafogli obbligazionari.

Man mano che i rischi di natura macroeconomica si fanno più pronunciati, strategie di investimento non ancorate ai benchmark contribuiscono a migliorare la diversificazione del rischio e a mitigare l’esposizione a skewness negativa.
 

Inclinazione delle curve dei rendimenti, maggiore potenziale di carry ma in un contesto volatile 

I titoli di Stato internazionali hanno subito una generale rivalutazione dei premi a termine; tuttavia, gli investitori stanno distinguendo i driver fondamentali alla base dell’inclinazione delle varie curve dei rendimenti. In molti Paesi, questa inclinazione riflette dinamiche pro-cicliche, con tassi reali in aumento e aspettative di crescita potenziale in miglioramento.

Al contrario, le crescenti preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale di lungo periodo, anche all’interno delle economie del G3, stanno riportando in primo piano l’influenza dei cosiddetti “bond vigilantes”, che incidono sempre più sulla parte lunga delle curve dei tassi d’interesse.

Le diverse giurisdizioni stanno seguendo traiettorie differenti in termini di aggiornamenti nei rating creditizi. Le dinamiche fiscali variegate stanno generando una maggiore dispersione nei cicli di downgrade e upgrade dei rating a livello globale. Le differenze regionali stanno inoltre modificando il livello di domanda strutturale per obbligazioni a lunga scadenza: il passaggio dai sistemi pensionistici a prestazioni definite a quelli a contribuzione definita avviene secondo regolamentazioni e parametri differenti, come evidenziano i casi del Regno Unito e dei Paesi Bassi.

Le preoccupazioni legate all’inflazione possono introdurre ulteriore incertezza, con una maggiore volatilità associata al rischio di duration.

Gli investitori possono oggi estrarre livelli interessanti di carry aggiustato per il rischio su un’ampia gamma di mercati obbligazionari. L’effetto positivo di roll-down derivante dalla pendenza di un numero crescente di curve dei rendimenti rappresenta quindi un pilastro per la generazione stabile di reddito in un numero crescente di mercati.

Queste dinamiche strutturalmente diverse creano opportunità, ma richiedono anche una gestione del rischio mirata. La volatilità sulle obbligazioni a lunga scadenza è in aumento: la capacità di adattare l’allocazione e il posizionamento in modo più dinamico può contribuire a mitigare la volatilità dei portafogli obbligazionari.
 

Politiche economiche, mercati emergenti e dollaro

Il ciclo globale di riduzione dei tassi è destinato a proseguire nel medio termine. La Federal Reserve ha adottato una strategia orientata alla gestione del rischio, ponendo come priorità il sostegno al mercato del lavoro. Ciò implica l’avvio di un graduale aggiustamento dei tassi verso un livello neutrale più basso per la “Banca Centrale del mondo”.

La conferma di ulteriori tagli dei tassi negli Stati Uniti apre maggiore spazio per interventi analoghi nei mercati emergenti. L’allentamento delle condizioni finanziarie locali, combinato con un dollaro più debole, rappresenta una combinazione ciclica estremamente favorevole per le economie emergenti.

Le politiche commerciali globali stanno cambiando in modo significativo e le implicazioni di questi cambiamenti sono strettamente collegate alle nuove evoluzioni nella struttura delle catene di approvvigionamento globali.

L’attività commerciale diretta tra economie emergenti è in crescita: le importazioni e le esportazioni lungo la cosiddetta rotta “south-to-south” stanno diventando una forza sempre più rilevante nel determinare nuovi flussi e aggiustamenti delle bilance commerciali.

In questo contesto, l’opportunità di una diversificazione e gestione attiva dell’allocazione valutaria assume particolare importanza.

Il ruolo del dollaro come asset rifugio è stato messo in discussione dagli investitori globali. Non solo la sostenibilità fiscale, ma anche il rischio di una Banca Centrale meno indipendente rappresentano fattori di vulnerabilità per la stabilità del biglietto verde.

Considerando la possibilità di una maggiore coordinazione tra politiche monetarie e fiscali, più a lungo la Federal Reserve tollererà un’inflazione superiore al target, maggiore sarà il rischio di entrare in una fase di “dominanza fiscale”, in cui le correlazioni di mercato possono diventare instabili e trascinare il dollaro in una fase di elevata volatilità.

Il dollaro è entrato in una fase di transizione, in cui la sua valutazione fondamentale si sta adeguando a un fair value più basso. I flussi internazionali, guidati da aggiustamenti di allocazione, confermano che il dollaro potrebbe perdere parte della sua centralità nel sistema finanziario globale.

Luca Simoncelli, Investment Strategist Invesco

25/11/2025


Questa comunicazione di marketing è per utilizzo da parte di Clienti Professionali.​


Considerazioni sui rischi

Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono oscillare (in parte a causa di fluttuazioni dei tassi di cambio) e gli investitori potrebbero non ottenere l‘intero importo inizialmente investito.

 

Informazioni Importanti

Questa comunicazione di marketing è per pura finalità esemplificativa ed è riservata all’utilizzo da parte dei Clienti Professionali in Italia. Non è destinata e non può essere distribuita o comunicata ai clienti al dettaglio.

Le informazioni riportate in questo documento sono aggiornate a ottobre 2025, salvo ove diversamente specificato.

Il presente documento costituisce materiale di marketing e non deve essere interpretato come una raccomandazione a comprare o vendere in nessuna specifica classe d’attivo, nessun titolo o strategia. I requisiti normativi che necessitano l‘imparzialità delle raccomandazioni d’investimento/di strategia d’investimento non sono quindi applicabili, né costituiscono un divieto alle contrattazioni prima della pubblicazione.

I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri, non costituiscono una costante nel tempo e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Pareri e opinioni sono basati sulle attuali condizioni di mercato e sono soggetti a modifiche.

Il presente documento è pubblicato in Italia da Invesco Management S.A., President Building, 37A Avenue JF Kennedy, L-1855 Luxembourg, regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier, Luxembourg. Ottobre 2025.

 
 
 

Ti potrebbe interessare anche