Microfinanza, investire nel reddito fisso e nello sviluppo

Esiste un segmento del reddito fisso che affianca a tutti i vantaggi del debito privato anche una buona liquidità, un adeguato rendimento, un limitato rischio di ribasso, e soprattutto un’alta integrazione dei principi ESG: si tratta della microfinanza. Quali le possibili opportunità per fondi pensione e altri investitori istituzionali?

a cura di Garnell

Per i fondi pensione, l'attuale contesto di mercato pone delle ardue sfide. Tutte le classi di attivi tradizionali sono piuttosto costose e le prospettive economiche globali presentano notevoli rischi di ribasso. Gran parte delle attività è quindi esposta a potenziali perdite, che incidono sulla posizione ALM e, in prospettiva, riducono il budget di rischio, proprio nel momento in cui le passività necessiterebbero del contrario. Allo stesso tempo, i fondi pensione devono far fronte a crescenti pressioni per rendere i loro investimenti più sostenibili.

Con riguardo alla parte obbligazionaria dei portafogli, la diversificazione è oggi essenzialmente focalizzata su strategie flessibili e attività meno liquide, come il debito privato. L'aspettativa è che sempre maggiori risorse siano indirizzate quest’ultima classe di attivi, poiché offre migliori rendimenti e, potenzialmente, un impatto più diretto sull'economia reale. 

Anche il ritiro delle banche, dopo la crisi finanziaria, da alcuni settori dell'economia, ha lasciato spazio ai capitali privati, che hanno sostenuto soprattutto le PMI e rilevato crediti deteriorati. Esiste tuttavia un segmento del reddito fisso che offre non solo tutti i vantaggi del debito privato, ma altro ancora: una buona liquidità (di solito trimestrale), un adeguato rendimento, un limitato rischio di ribasso, e soprattutto un’alta integrazione dei principi ESG, la microfinanza.

Gli investimenti in microfinanza forniscono capitali a intermediari specializzati (MFI) che offrono microcredito a piccoli/piccolissimi imprenditori (e talvolta ai consumatori), di solito nei Paesi in via di sviluppo di tutto il mondo, clienti in genere troppo piccoli e/o remoti per essere serviti dalle banche tradizionali. Le MFI colmano questa lacuna offrendo un'infrastruttura in grado di gestire un gran numero di piccoli crediti e impiegando funzionari locali che sono in contatto diretto con la clientela. Il risultato è un portafoglio di attività estremamente diversificate, con rendimenti solidi e relativamente stabili come la relativa struttura dei costi, fornendo un servizio vitale per lo sviluppo delle comunità, spesso rurali, in tutto il mondo. 

Al di là del forte impatto ESG della microfinanza, questa ha peraltro fornito storicamente rendimenti interessanti e relativamente stabili. Un paio di fattori salvaguardano queste caratteristiche: i prestiti sono concessi a tassi comunque compatibili con la generazione di ritorni interessanti,  per importi piccoli, a volte con garanzia, generalmente in comunità rurali molto unite, con meccanismi di mutua garanzia. Il che li rende piuttosto sicuri.

Una tipica MFI ha un numero molto elevato di piccoli prenditori e una rete ampia e radicata sul territorio, con un buon accesso alle informazioni sui debitori e sull'economia locale. In molto Paesi le MFI sono addirittura intermediari regolati. Un fondo di microfinanza detiene molti investimenti nelle MFI di tutto il mondo, fornendo ulteriori vantaggi di diversificazione. Inoltre i gestori di fondi svolgono un’accurata due diligence sul MFI prima di investire.

Poiché rischi e rendimenti sono connessi allo sviluppo delle microimprese nelle economie locali-regionali nei Paesi in via di sviluppo, essi sono essenzialmente decorrelati dall’evoluzione delle economie nei mercati sviluppati. Si potrebbe sostenere che eventi globali come la pandemia di COVID-19 espongano a rischi significativi gli investimenti in microfinanza, poiché i mercati in via di sviluppo - anche a livello locale - sono stati duramente colpiti. La pandemia ha effettivamente avuto un impatto sulla strategia, tuttavia ha portato solo a perdite limitate nel 2020, interamente recuperate nel corso del 2021. 

Ciò dimostra chiaramente la solidità della strategia e il suo posto naturale in un portafoglio obbligazionario di un investitore istituzionale.

Cor Dücker, Partner Garnell Capital Partners

Filippo La Scala, Managing Director Garnell 

2/2/2022

 
 
 

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