Ottimizzare la diversificazione di portafoglio con gli ETF attivi

Gli Exchange Traded Fund (ETF) attivi combinano i vantaggi della gestione attiva e del prodotto ETF, offrendo agli investitori un modo flessibile ed efficiente per diversificare il proprio portafoglio

a cura di Goldman Sachs Asset Management

Il mercato degli ETF a gestione attiva sta registrando una forte espansione, alimentata da un’impennata della domanda globale da parte degli investitori. 

 

L’ascesa degli ETF attivi

Introdotti per la prima volta nel 2008, questi prodotti sono stati la principale fonte di crescita del mercato ETF negli ultimi cinque anni. Nel 2024,  il patrimonio gestito in  ETF attivi è salito a oltre 1.07 mila miliardi di dollari a livello globale, dai 669 mila miliardi di dollari dell’anno precedente[1]. Si tratta di un mercato attualmente concentrato negli Stati Uniti, ma ci aspettiamo che nei prossimi anni questi prodotti si affermino anche in altre aree geografiche.

All’interno del mercato degli ETF attivi, una recente fonte di crescita è stata quella dei prodotti basati su opzioni, come gli ETF derivative-income e buffer. Si tratta di fondi che includono opzioni nelle proprie strategie d’investimento e possono offrire un reddito ricorrente (nel primo caso) o un certo livello di protezione dai ribassi (nel secondo), caratteristiche che hanno reso questi prodotti sempre più popolari tra gli investitori alla ricerca di una copertura dalla volatilità di mercato. 

Figura 1 – Le emissioni di ETF negli Stati Uniti: il ruolo degli ETF attivi nella crescita del mercato 

Figura 1 – Le emissioni di ETF negli Stati Uniti: il ruolo degli ETF attivi nella crescita del mercato

Fonte: Morningstar, Goldman Sachs Asset Management. Al 31 dicembre 2024

 

I benefici della gestione attiva in un prodotto ETF

Gli ETF attivi coniugano i potenziali vantaggi della gestione attiva, con quelli del veicolo ETF. Da un lato, il termine “attivo” indica che questi fondi sono gestiti da professionisti degli investimenti con obiettivi specifici, che possono includere la sovraperformance rispetto a un benchmark, la generazione di reddito e la scelta di un determinato tema di investimento. Il termine “ETF”, dall’altro, indica che offrono gli stessi vantaggi di tutti i fondi negoziati in Borsa: possono essere acquistati e venduti a un prezzo noto su un mercato regolamentato e, inoltre, possono risultare economicamente convenienti e offrire una maggiore trasparenza sulle posizioni detenute.

Questa combinazione di attributi può rendere gli ETF attivi un prezioso complemento all’interno di un portafoglio di investimento, e, in più, consentire agli investitori di diversificare i loro portafogli: a nostro avviso infatti, questi prodotti offrono agli investitori un modo efficiente e flessibile per acquisire esposizione ai mercati azionari e obbligazionari, comprese le aree di questi mercati in cui riteniamo che le inefficienze strutturali rendono essenziale la ricerca specialistica e una rigorosa selezione dei titoli bottom-up.

 

Uno sguardo al futuro del settore

Prevediamo che gli ETF continueranno a consolidarsi sulla scia di un 2024 da record, anno in cui flussi, patrimonio gestito e nuove emissioni sono aumentati significativamente. Ci aspettiamo che questi trend osservati sul mercato degli ETF possano continuare negli anni a venire, grazie a una crescente preferenza da parte degli investitori per questo tipo di veicolo, caratterizzato da facilità di trading, trasparenza e convenienza. Gli ETF attivi sono diventati il segmento in più rapida crescita del settore e prevediamo un'ulteriore espansione in futuro. In questo comparto, riteniamo  che gli ETF orientati alle soluzioni, come i già citati ETF derivative income e buffer, risultino particolarmente favoriti per beneficiare di un’ulteriore crescita del mercato. 

a cura di Goldman Sachs Asset Management

12/6/2025


Considerazioni sul rischio e informazioni  importanti

Gli Exchange-Traded Fund sono soggetti a rischi simili a quelli delle azioni. I rendimenti degli investimenti possono variare e sono soggetti alla volatilità del mercato; di conseguenza, le azioni detenute da un investitore, al momento del rimborso o della liquidazione, possono avere un valore maggiore o minore rispetto al loro costo originario. Gli ETF possono produrre risultati d’investimento che, al lordo delle spese, generalmente corrispondono alle quotazioni e al rendimento di un determinato indice. Non vi è alcuna garanzia che il prezzo e la performance dell’indice possano essere replicati esattamente.

Le strategie “buy-write” sono soggette al rischio di mercato, il che significa che il valore dei titoli può aumentare o diminuire in risposta alle prospettive delle singole società, di particolari settori e/o alle condizioni economiche generali. Tali strategie sono soggette anche ai rischi associati all’emissione (vendita) delle opzioni call, che limita l’opportunità di realizzare profitti a seguito di un aumento del valore di mercato delle azioni in cambio di un pagamento anticipato di liquidità nel momento della vendita dell’opzione call. In un mercato in fase rialzista, la strategia potrebbe sottoperformare in modo significativo il mercato. Inoltre, le strategie in opzioni possono non fornire una completa copertura contro le flessioni del valore del mercato.

L’uso di derivati (inclusi opzioni, contratti a termine, swap, opzioni su swap, titoli strutturati e altri strumenti derivati) nell’ambito della strategia può comportare perdite. Questi strumenti, che possono comportare rischi aggiuntivi e superiori a quelli associati all’investimento diretto in titoli, valute o altri strumenti, possono essere meno liquidi, volatili, difficili da valutare e a leva. Pertanto, piccole variazioni del valore degli strumenti sottostanti possono produrre perdite sproporzionate.

Gli investimenti in titoli obbligazionari sono soggetti ai rischi associati ai titoli di debito in generale, tra cui il rischio di credito, di liquidità, dei tassi d’interesse, di rimborso anticipato e di estensione. I prezzi delle obbligazioni si muovono in maniera inversa rispetto alle variazioni dei tassi d’interesse. Pertanto, un rialzo generale dei tassi d’interesse può comportare il calo dei prezzi delle obbligazioni. Il valore dei titoli con tassi d’interesse variabili è generalmente meno sensibile alle variazioni dei tassi d’interesse rispetto ai titoli con tassi d’interesse fissi. I titoli a tasso variabile possono diminuire di valore se i tassi d’interesse non si muovono come previsto. Al contrario, se i tassi d’interesse di mercato diminuiscono, i titoli a tasso variabile generalmente non aumentano di valore. Il rischio di credito è il rischio che un emittente non adempia alle proprie obbligazioni di pagamento di interessi e capitale. Il rischio di credito è più elevato quando si investe in obbligazioni ad alto rendimento, note anche come junk bond. Il rischio di rimborso anticipato è il rischio che l’emittente di un titolo possa ripagare il capitale più rapidamente di quanto originariamente previsto. Il rischio di estensione è il rischio che l’emittente di un titolo possa ripagare il capitale più lentamente di quanto originariamente previsto. Tutti gli investimenti nell’obbligazionario possono avere un valore inferiore al loro costo originario al momento del rimborso o alla scadenza.

La diversificazione non protegge un investitore dal rischio di mercato e non garantisce un utile.

Le previsioni economiche e di mercato qui presentate riflettono una serie di ipotesi e di giudizi alla data di questa presentazione e sono soggette a modifica senza preavviso. Queste previsioni non tengono conto degli specifici obiettivi di investimento, delle restrizioni, della situazione finanziaria e fiscale o delle altre esigenze di ogni singolo cliente. I dati effettivi possono variare e tali cambiamenti potrebbero non essere qui rappresentati. Queste previsioni sono soggette a elevati livelli di incertezza che potrebbero influire sulla performance effettiva. Di conseguenza, queste previsioni devono essere considerate come una semplice esemplificazione di una vasta gamma di possibili risultati. Queste previsioni sono calcolate sulla base di ipotesi e sono soggette a revisioni significative e possono cambiare sensibilmente al variare delle condizioni economiche e di mercato. Goldman Sachs non ha alcun obbligo di fornire aggiornamenti o modifiche a queste previsioni. I case study e gli esempi sono indicati a soli fini illustrativi.

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La performance passata non garantisce risultati futuri, che possono variare. Il valore degli investimenti e i proventi che ne derivano oscilleranno e possono tanto diminuire quanto aumentare. Si può verificare una perdita del capitale. 

Queste informazioni esaminano l’attività generale del mercato, i trend dell’industria o del settore o le altre condizioni economiche, di mercato o politiche in senso lato e non devono essere interpretate come una ricerca o una raccomandazione di investimento. Il presente materiale è stato preparato da Goldman Sachs Asset Management e non costituisce una ricerca finanziaria né un prodotto di Goldman Sachs Global Investment Research (GIR). Non è stato preparato in conformità alle disposizioni di legge volte a promuovere l’indipendenza dell’analisi finanziaria e non è soggetto a un divieto di trading a seguito della distribuzione della ricerca finanziaria. Le opinioni e i pareri espressi possono differire da quelli di Goldman Sachs Global Investment Research o di altre sezioni o divisioni di Goldman Sachs e delle relative società collegate. Gli investitori sono invitati a rivolgersi ai propri consulenti finanziari prima di acquistare o vendere qualsiasi titolo. Queste informazioni potrebbero non essere aggiornate e Goldman Sachs Asset Management non ha alcun obbligo di fornire aggiornamenti o modifiche.

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