Fondi negoziali, cosa dicono le performance di luglio

Grazie all'ulteriore recupero messo a segno a luglio, la perdita dei fondi pensione negoziali dopo i primi sette mesi del 2020 (e un mese di marzo particolarmente duro per i mercati finanziari) si aggira intorno a un incoraggiante 0,4%: in territorio positivo circa un terzo delle linee censite dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali

Leo Campagna

Anche i fondi pensione negoziali, come quelli aperti e i PIP, hanno registrato una performance positiva a luglio. Il rendimento medio delle 101 linee censite dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali segna infatti un +0,6% nel settimo mese del 2020. Un ulteriore passo verso l’azzeramento delle perdite accumulate nel mese di marzo, quando i mercati finanziari sono sbandati in modo vistoso a seguito della diffusione di COVID-19 in tutto il mondo.

In quel mese, giusto per ricordarlo, la perdita media dei fondi pensione negoziali si attestò a -4,1%, con singoli picchi negativi che arrivarono a sfiorare i 10 punti percentuali di calo, con 19 linee con perdite superiori al sei%, e cinque con cali del valore del nav mensile superiori al 7%.

Ora, grazie all’ulteriore recupero di luglio, i fondi pensione negoziali evidenziano, dopo i primi sette mesi del 2020, una perdita media di appena lo 0,4%, con circa un terzo delle linee in territorio positivo e il restante due terzi con performance in "rosso". Se però allarghiamo l’orizzonte agli ultimi 12 mesi, ovvero dal 31 luglio 2019 al 31 luglio scorso, si scopre che il rendimento medio dei 101 comparti tracciati è positivo (+1,3%) e che soltanto 19 di loro mostrano una performance negativa, in ogni caso mai superiore al punto percentuale.

Altra particolarità: delle 19 linee in "rosso" negli ultimi 12 mesi, soltanto tre non sono a indirizzo obbligazionario o obbligazionario misto, una è bilanciata, una bilanciata azionaria e una bilanciata obbligazionaria. Infine, per quanto riguarda il podio dei migliori a un anno, il terzetto è composto dal comparto bilanciato Solidarietà Veneto dinamico (per i lavoratori delle aziende del Veneto), che vanta un +6,03% annuo, nonostante a marzo 2020 abbia segnato un calo del -5,93%); quindi, Fondoposte bilanciato (per i dipendenti delle Poste Italiane), che su base annua segna un +4,38% (e che a marzo aveva accusato una diminuzione del -5,37%) e Laborfonds dinamica (linea bilanciata azionaria per gli occupati nelle aziende del Trentino-Alto Adige), che tra luglio 2019 e luglio 2020 ha incrementato il valore della quota del 4,19%, pur avendo lasciato sul terreno lo scorso mese di marzo il 5,83%. 

Leo Campagna 

18/9/2020

 
 
 

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