Fondi negoziali, i dati sulle performance dell'intero 2023

Grazie a un'ottima chiusura d'anno, i fondi pensione negoziali hanno concluso il 2023 positivamente: +6,6% il rialzo medio registrato dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali 

Leo Campagna

Grazie al rally dei mercati di novembre e dicembre i fondi pensione negoziali hanno chiuso un buon 2023 in termini di rendimenti. In base ai dati provvisori disponibili grazie al Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali, a fine dicembre 2023 i fondi negoziali hanno archiviato l’anno con un rialzo medio del +6,6%, trainato dall’allungo dell’ultimo bimestre dell’anno (+4,7%). 

Guardando alle differenti categorie, si nota come i comparti bilanciati azionari siano riusciti a chiudere l'anno con un rialzo medio del +9,5%, davanti ai bilanciati (+8,6%), ai bilanciati obbligazionari (+7%); distanziati, e sotto la media, gli obbligazionari (+4,3%). A riguardo vale allora la pena sottolineare come soltanto il 9,2% degli iscritti in Italia alle forme di previdenza complementare abbia scelto una linea azionaria, percentuale che, secondo i dati COVIP disponibili al 31 dicembre 2022, scende addirittura al 3,5% nel caso dei fondi negoziali. 

A questo proposito abbiamo calcolato cosa è successo a tre ipotetici lavoratori di una stessa azienda che, nel dicembre 1998, avessero scelto di aderire a 3 differenti linee del  fondo pensione di categoria versando il TFR e una percentuale del salario oltre alla quota del datore di lavoro per un totale mensile di 200 euro. Il dipenente che avesse scelto la linea obbligazionaria mista, con un 10% circa di esposizioni al mercato azionario e il resto in reddito fisso e strumenti monetari, a fronte di 60mila euro versati in totale avrebbe accumulato quote per un controvalore di mercato al 31 dicembre 2023 di 71.300 euro. Il suo collega che avesse scelto invece la linea bilanciata obbligazionaria, con un 30% circa in azioni e il resto in bond e liquidità, avrebbe di contro accumulato quote per un valore di 92.400 euro. Infine, il lavoratore fedele alla linea bilanciata azionaria, che in media è stata investita nel 60% in Borsa e il restante 40% in obbligazioni e strumenti monetari, avrebbe accumulato quote per un controvalore di mercato di 102.700 euro al 31 dicembre 2023.

Non c’è alcuna certezza che nei prossimi 25 anni la graduatoria delle performance delle tre linee veda, nell’ordine, quella bilanciata azionaria, quella bilanciata obbligazionaria e la mista obbligazionaria, ma quanto calcolato negli ultimi 25 anni conferma le statistiche storiche del mercato USA, le più ampie a livello mondiale, che mostrano come l’investimento obbligazionario tenda a rendere di più di quello monetario e quello azionario ancora di più di quello obbligazionario. 

Leo Campagna

9/2/2024 

 
 

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