Fondi pensione aperti, la frenata di settembre non compromette il trend degli azionari

Anche i fondi pensione aperti hanno vissuto a settembre un calo delle loro performance medie mensili: soprattutto per le linee più esposte alle asset class di rischio, reggono però comunque bene i rendimenti complessivi da inizio anno 

Per diversi osservatori la frenata di settembre dei mercati finanziari non solo è stata fisiologica, ma deve essere considerata un fatto inevitabile per evitare che la correzione potesse assumere connotati molti più violenti. Infatti, dopo il lungo rally di Borsa, il calo del nono mese dell'anno ha permesso di raffreddare diverse quotazioni che stavano avviandosi verso soglie di vera e propria esuberanza irrazionale.

A farne le spese anche le linee dei fondi pensione aperti. La loro perdita media mensile, calcolata in base alle performance delle 330 linee censite dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali, si è attestata all’1,1%. Le linee a indirizzo azionario hanno accumulato un calo medio del 2,1%, mentre quelle bilanciate hanno perso l’1,3%. Un po’ meno della media hanno invece perso le linee bilanciate obbligazionarie (-0,8%), le garantite (-0,6%) e le linee obbligazionarie (-0,6%).

I risultati di settembre, tuttavia, non hanno compromesso i rendimenti complessivi da inizio anno delle linee più esposte alle asset class di rischio, mentre hanno trascinato in territorio negativo le performance medie sia delle linee obbligazionarie (-0,1%) sia, soprattutto, di quelle garantite (-0,6%). Infatti tra gennaio e settembre, le linee azionarie evidenziano un rialzo medio del +9,7%, seguite dalle bilanciate (+4,8%) e dalle bilanciate obbligazionarie (+1,7%).

Negli ultimi 12 mesi permangono questi distanziamenti tra le diverse categorie, con la significativa differenza che tutte vantano un rendimento medio in territorio positivo: dalle azionarie (+16,9%) alle bilanciate (+9,0%), dalle bilanciate obbligazionarie (+4,2%) alle obbligazionarie (+0,8%) fino alle garantite (+0,6%). I distanziamenti si fanno d'altra parte lievemente ridotti se si osservano infine i rendimenti medi triennali, cioè tra fine settembre 2018 (alla vigilia della profonda correzione del quarto trimestre 2018) e fine settembre 2021. In questi 36 mesi, i fondi pensione azionari mostrano un rialzo medio del valore delle quote del 18,8%, le linee bilanciate del 12,3%, quelle bilanciate obbligazionarie dell’8,5%, le obbligazionarie del 6,1% e le garantite del 5,8%.

Leo Campagna 

29/10/2021

 
 

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