Fondi pensione aperti, non tutti i portafogli bilanciati sono uguali

Nel primo semestre 2023 le linee bilanciate dei fondi pensione aperti censiti dal Comparatore Itinerari Previdenziali hanno siglato un rialzo del 4,5%: a fronte di una buona media complessiva, piuttosto eterogenee in realtà le performance dei singoli comparti

Leo Campagna

Nel primo semestre 2023 i fondi pensione aperti hanno messo a segno un rialzo del 3,8%: lo si evince dalle performance medie dei 334 comparti dei fondi pensione aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali. Nello stesso periodo, i comparti a indirizzo azionario hanno registrato un rialzo medio del +7,9%, quelli obbligazionari un +1,8% e quelli bilanciati un +4,5%. 

A prima vista, i rendimenti medi dei comparti bilanciati possono sembrare una ragionevole via di mezzo tra quelli azionari e quelli obbligazionari. In realtà, analizzando più nel dettaglio i risultati dei singoli fondi, si può constatare che le performance del primo semestre sono state piuttosto divergenti all’interno della categoria.

Nel dettaglio, dei 94 comparti esaminati, 45 evidenziano rendimenti al di sopra della media, due uguali alla media e 47 performance al di sotto del 4,5% semestrale di categoria. Dei 45 comparti over 4,5%, 14 mostrano performance superiori al 6% e 19 un rendimento con almeno 1 punto percentuale sopra la media del semestre (+4,5%). Spiccano inoltre 7 comparti con performance almeno di 3 punti sopra la media e 2 con rendimento da gennaio a giugno del +9%. Sul versante opposto, quello dei comparti bilanciati con rendimento semestrale sotto la media, ce ne sono 5 con un rialzo del valore della quota nei sei mesi al di sotto della performance media dei fondi pensione aperti obbligazionari (+1,8%). Infine, se ne contano 8 con rendimento semestrale tra il +2% e il +3% e 19 con performance a sei mesi tra +3% e +4%.

È probabile che, dopo un 2022 da dimenticare per gli investitori bilanciati che hanno accusato perdite medie del -11,3%, molti gestori abbiano preferito posizionare il portafoglio sul più rassicurante reddito fisso. All’inizio di quest’anno, infatti, tutti i segmenti obbligazionari erano tornati a offrire rendimenti che non si vedevano dalla grande crisi finanziaria, mentre le prospettive per l’economia e sugli utili aziendali erano poco incoraggianti. Peccato che nel semestre le Borse abbiano proseguito il rally inaugurato sui minimi dei primi di ottobre 2022, mentre il reddito fisso ha offerto rendimenti positivi ma forse meno brillanti di quanto ci si potesse immaginare. 

Leo Campagna

28/7/2023 

 
 

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