Fondi pensione aperti, un bilancio decennale dalla crisi del debito sovrano

Negli ultimi 12 mesi il rendimento medio dei fondi pensione aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali si è attestato al 7,5%: quali le performance dei diversi comparti estendendo invece lo sguardo al decennio appena trascorso?

Leo Campagna

Negli ultimi 12 mesi i fondi pensione aperti mostrano un rendimento del 7,5%: è la media che risulta dal conteggio aritmetico dei 338 comparti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali. Le linee azionarie e quelle bilanciate vantano un guadagno medio annuo superiore alla media, rispettivamente pari al +18,2% e al 9,4%. Al contrario, le linee bilanciate obbligazionarie (+5,0%), le garantite (+1,8%) e le obbligazionarie (+1,7%) evidenziano performance media inferiore al valore di riferimento. 

I dati delle quote dei fondi pensione di fine agosto consentono però di allargare l’orizzonte ai 10 anni, un periodo di tempo più adeguato per fare delle valutazioni in ottica previdenziale. Un arco di tempo che, inoltre, parte proprio dalla crisi del debito sovrano della zona euro.

In pochi mesi, tra luglio e novembre 2011 l’Eurozona e, in particolare anche il nostro Paese, iniziarono a prendere conoscenza dello spread (differenziale di rendimento dei nostri titoli di stato e quelli tedeschi) e delle sue implicazioni sulla sostenibilità del debito pubblico. Ebbene, tra fine luglio 2011 e fine novembre 2011, i fondi pensione aperti accusarono una flessione media del 3,2%, con gli azionari (-5,4%) e i bilanciati (-3,4%) che fecero peggio, e i bilanciati obbligazionari (-2,1%), i garantiti (-2,1%) e gli obbligazionari (-1,9%) che riuscirono a conteenere maggiormente le perdite.

Ci vollero 12-13 mesi affinchè anche le linee azionarie furono in grado di recuperare le perdite subite. Ma cosa è successo a distanza di 10 anni? In media i fondi pensione aperti hanno registrato un aumento del 50,5%, ma con significative differenze tra le varie categorie. Le linee azionarie evidenziano infatti un rialzo medio del +90,7%, quelle bilanciate del 61,5%. Seguono le bilanciate obbligazionarie (+43,5%), le obbligazionarie (+28,5%) e le garantite (+19,1%). 

Prevedere l'andamento del prossimo decennioi è impossibile ma molti esperti concordano con il ritenere probabili rendimenti tendenziali inferiori a quelli degli ultimi 10 anni.

Leo Campagna

1/10/2021

 
 

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