Previdenza complementare, essere consapevoli dei rischi

Tra i comparti che si sono maggiormente distinti nei primi 6 mesi dell'anno spiccano sicuramente le linee a orientamento azionario: una scelta da non sottovalutare per quanti hanno un orizzonte temporale di lungo periodo, a patto però di essere consapevoli dei rischi e di non cedere all'emotività in caso di arretramenti 

Leo Campagna

C’è un denominatore comune tra i comparti best performer del primo semestre 2019 dei fondi pensione aperti, dei PIP e dei fondi pensione negoziali: sono tutte linee orientate prevalentemente al mercato azionario. Un aspetto scontato alla luce dell’ottima intonazione che hanno avuto le Borse dal primo gennaio al 30 giugno di quest’anno con l’indice MSCI world – rappresentativo delle principali piazze finanziarie internazionali – in rialzo del 16,1%. Ma che non deve distogliere gli investitori dai rischi sottostanti. Scopriamo insieme come.

All’interno dei fondi pensione negoziali il podio dei tre comparti con le migliori performance da inizio anno al 30 giugno scorso è guidato da Mediafond azionario (+11,3%), la linea azionaria utilizzata per comporre le quattro linee del fondo pensione per i dipendenti del gruppo Mediaset. Dietro figurano la linea bilanciata Byblos dinamico (+9,5) per i lavoratori dell’industria della carta, e il comparto bilanciato azionario Laborfonds dinamica (+9,2%) per gli occupati nelle aziende del Trentino-Alto Adige. I possessori delle quote di questi tre comparti hanno però dovuto sopportare perdite ingenti nel quarto trimestre del 2018, durante il quale gli indici di Borsa sono arrivati a scendere quasi fino a venti punti percentuali: dal -10,4% di Mediafond azionario al -5,7% di Byblos dinamico, passando per il -5,9% di Laborfonds dinamica.

Stesso comportamento per le tre linee unit linked dei PIP best performer nel primo semestre 2019 ma amplificato dal fatto che si tratta di tre comparti azionari. In testa AXA Previdenza Euro Small Cap FIP (+16,5%) del PIP Mia pensione di AXA, davanti a PreviGlobale (+16,3%) del PIP UnipolSai Previdenza Futuro di Unipol-Sai, e ZLAP Pension Azione Globale (+15,7%) del PIP ZLAP Programma Pensione di Zurich Life And Pensions. Ma nel quarto trimestre 2018 le medesime tre linee hanno accusato perdite, rispettivamente, del 17,5%, dell’11,8% e del 12,5%.

Infine, nell’ambito dei fondi pensione aperti, il podio dei migliori comparti nei primi 6 mesi del 2019 vanta rendimenti tra il +12,3% e il +12,1%: comparti che tra ottobre e dicembre 2018 avevano lasciato sul terreno tra l’8,1% e il 10,1% del valore della propria quota.

In conclusione, sottoscrivere linee a indirizzo prevalentemente azionario comporta l’essere consapevoli che nel breve termine si possano accusare arretramenti anche di una certa entità che mettono a dura prova la tenuta emotiva degli investitori. Tuttavia, per chi ha un orizzonte temporale di lungo termine, come deve necessariamente essere per chi punta ad accumulare un montante contributivo sostenuto e ha una vita lavorativa ancora lunga, tali momentanee perdite di quota non devono spaventare più di tanto.

Leo Campagna 

20/9/2019

 
 
 

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