Fondi pensione negoziali, primo trimestre apparentemente uguale a quello 2023

Guardando al solo rendimento medio, i fondi negoziali sembrerebbero aver vissuto nel 2024 un primo trimestre piuttosto simile al 2023: le differenze di performance tra comparti lasciano però intuire scostamenti e divergenze per i mesi a venire

Leo Campagna

Sapete qual è stato il rendimento medio dei 102 comparti dei fondi pensione negoziali nel primo trimestre di quest’anno? In base ai dati resi disponibili dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali si è attestato al +2,2%, una performance praticamente identica a quella dello stesso periodo del 2023 quando il rendimento medio era stato pari a+2,1%. Tuttavia, la similitudine è soltanto apparente.

Infatti, analizzando nel dettaglio le principali categoria dei fondi, si scoprono differenze rilevanti. Per esempio, i comparti bilanciati azionari nel primo trimestre dei quest’anno vantano un rialzo medio del +4,7%, mentre nello stesso periodo dello scorso anno l’incremento medio delle loro quote non era andato oltre il +3,3%. Stessa dinamica anche per i comparti bilanciati che, in questo primo trimestre, segnano un +3,6% a fronte del +2,9% medio registrato nei primi tre mesi del 2023. Nel caso dei bilanciati obbligazionari, la differenza a favore di questo primo trimestre (+2,4% il guadagno medio) è invece minima rispetto a quella dello stesso periodo dell'anno passato (+2,3%).

Comportamento opposto, al contrario, sia per i comparti obbligazionari misti sia per quelli obbligazionari. I primi, tra gennaio e fine marzo 2024, evidenziano un rialzo medio del valore delle quote dello 0,3% (contro il +1,0% dello stesso periodo 2023), mentre i comparti obbligazionari - che nel primo trimestre 2023 avevano fatto segnare un incremento medio del +1,3% - nei primi tre mesi di quest’anno non sono andati oltre lo 0,4%.

Osservando quanto accaduto poi nei restanti mesi dell'anno passato si scopre che i bilanciati azionari accumularono un ulteriore rialzo medio del +5,9%, i bilanciati del +5,5%, i bilanciati obbligazionari del +4,6%, gli obbligazionari misti del +3,3% e, infine, gli obbligazionari un incremento medio del +3,1%. Ora, è impossibile sapere come andranno i mercati da qui a fine anno ma è probabile che, dopo l’allungo dei fondi azionari nei primi tre mesi dell’anno e una sostanziale stasi degli obbligazionari, siano questi ultimi quelli che potrebbero sorprendere con performance superiori rispetto a quelle messe a segno tra aprile e dicembre 2023. 

Leo Campagna

17/5/2024 

 
 

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