Fondi pensione negoziali, un segnale dalle performance semestrali
Buon primo semestre per i fondi pensione negoziali censiti dal Comparatore Itinerari Previdenziali nel corso del primo semestre: i risultati ottenuti dai diversi comparti stimolano però qualche riflessione sulle possibili scelte degli aderenti
Nel primo semestre 2024 i fondi pensione negoziali hanno chiuso con una performance media del +2,9%: lo si evince consultando i NAV delle 102 linee dei fondi pensione negoziali censiti nel Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali.
Grazie a questi NAV è anche possibile calcolare i rendimenti medi delle principali categorie di fondi negoziali. Si scopre in questo modo che i fondi azionari hanno realizzato un rendimento medio del +8,3%, le linee bilanciate azionarie un +6,0%, le bilanciate un +4,8% e le bilanciate obbligazionarie un +3%. Sotto la media, invece, le performance semestrali dei fondi pensione negoziali garantiti (+1,0%), di quelli obbligazionari misti (+0,5%) e dei fondi pensione negoziali obbligazionari (+0,4%).
Alla luce di questi numeri spicca una riflessione: a oggi ci sono soltanto 3 linee di fondi pensione negoziali che possono essere classificate come "azionarie". Una situazione non del tutto coerente con le finalità della previdenza complementare che è quella di accumulare un capitale nel corso degli anni per ricavare una rendita aggiuntiva alla pensione INPS. A prescindere dalle scelte in funzione della personale attitudine al rischio, fattore comunque fondamentale, la carenza di linee a indirizzo prevalentemente azionario può in ogni caso privare di un'opzione che, dati alla mano, si è storicamente rivelata tra le più redditizie in assoluto.
In base ai dati storici di Bloomberg sui mercati finanziari, negli ultimi 5, 10, 15 e 20 anni, le azioni hanno generato rendimenti più elevati rispetto a liquidità, obbligazioni e materie prime. Per esempio, 10mila euro investiti 20 anni fa nel mercato azionario globale sarebbero diventati oltre 58mila euro oggi, cioè oltre il triplo rispetto allo stesso importo investito in obbligazioni, quasi il quintuplo rispetto ai 10mila euro mantenuti in un conto corrente e oltre il quintuplo rispetto allinvestimento in materie prime.
Leo Campagna
8/8/2024