PIP, a giugno si è chiuso un primo semestre brillante

Nel primo semestre 2021 i PIP censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali hanno fatto registrare una (brillante) performance: un guadagno medio di oltre 8 punti percentuali dove a primeggiare sono soprattutto le unit linked a indirizzo azionario

Leo Campagna

Con un robusto guadagno medio del +1,8% registrato a giugno, le unit linked collegate ai PIP censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali hanno chiuso un primo semestre 2021 brillante. Tra gennaio e giugno di quest'anno la loro performance media si è infatti attestata a +8,1%.

Nel sesto mese dell’anno, il podio dei migliori è occupato, nell’ordine, da tre unit linked azionarie globali: PreviGlobal (+4,1%), del PIP Unipolsai Previdenza Futuro di UnipolSai; Azionario Globale (+3,9%) del PIP Orizzonte Previdenza di Allianz; e ZLAP Pension Azione Globale (+3,7%), del PIP ZLAP Programma Pensione di Zurich Life and Pension. Nel primo semestre, invece, il podio è composto da PV Value (+19,3%), un azionario globale del PIP Pensione Sicura di Vera Vita, da AXA Previdenza Euro Small Cap FIP (+16,3%), un azionario Europa del PIP Mia pensione di AXA Assicurazioni, e da LVA Azionaria Previdenza (+16,0%), un’altra unit linked azionaria Europa del PIP Pensionline di Genertellife.

Come si può constatare sia a giugno sia nell'intero semestre a primeggiare sono unit linked a indirizzo azionario. Nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, è stato il mercato azionario a registrare le migliori performance: risultati che hanno spinto i portafogli in cui la componente equity era prevalente. Entrando nei particolari, a giugno, a fronte di un rendimento medio di tutte le unit linked dei PIP pari a +1,8%, le sole unit linked azionarie hanno messo a segno un rialzo medio del +2,1%. Nei sei mesi, invece, le unit linked azionarie mostrano un apprezzamento medio del +13%, contro il +8,1% di tutte le categorie aggregate. 

Da notare che questo gap di rendimento è quasi lo stesso che si può riscontrare nel confronto dei rendimenti da fine 2019, cioè prima dello scoppio della pandemia: le unit linked azionarie segnano un rialzo medio del valore delle quote del 10,8%, contro il +7,7% di tutto il mercato delle unit linked.

Ma, attenzione! Prima di ingolosirsi troppo per le unit linked a vocazione azionaria è bene chiedersi se si è disposti a tollerare periodi di perdite molto superiori alla media di mercato. Un esempio concreto? Nel primo trimestre 2020, quello culminato con la correzione dei mercati finanziari a seguito della pandemia, le unit linked collegate ai PIP hanno accumulato perdite medie del 14,8%: le linee azionarie hanno invece accusato cali medi del 21,2%. 

Leo Campagna

23/7/2021

 
 

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