I risultati 2021 per gli investitori istituzionali

Convegno virtuale

Tutti i Paesi colpiti da COVID-19 - Italia compresa – sembrano tendere ad un ritorno alla normalità anche se, prima di considerare la crisi pandemica conclusa, servirà monitorare nei prossimi mesi tanto la capacità di contenere e gestire le riprese dei contagi quanto di rilanciare sviluppo, produttività, mercato del lavoro ed economia nel suo complesso. Come hanno reagito a questo mutato e difficile contesto gli investitori istituzionali italiani e quali, per il prossimo futuro, le migliori strategie di gestione dei patrimoni anche in relazione alla ripresa inflattiva?

Giunti quasi al termine del primo trimestre, con i bilanci del 2021 ormai consolidati, è il momento di provare a interpretare i risultati e tracciare ipotesi e previsioni per il 2022.

Quali sono stati i rendimenti e gli andamenti dei fondi pensione, delle Casse di Previdenza e delle Compagnie di Assicurazione? L’inflazione ha raggiunto livelli che non si registravano da tempo e potrebbe avere un forte impatto sulle gestioni finanziarie che, in questi ultimi anni, hanno sofferto per i bassi rendimenti. Gli ultimi 18 mesi sono stati caratterizzati da una robusta ripresa economica, la crescita globale sembra continuare facendo presagire che anche il prossimo futuro vedrà una crescita importante.

In questo contesto, ancora fortemente condizionato dalla pandemia da COVID-19 ma che ha registrato la fine della lowflation, ovvero l’era di bassa crescita, bassa inflazione e bassi tassi d’interesse, si inserisce il regolamento SFDR 2019/2088 (prorogato ancora di qualche mese) con le sue novità sui criteri ESG che, insieme agli investimenti in economia reale sostenuti dal PNRR, caratterizzeranno buona parte della finanza per i prossimi mesi.
 

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