Co-investimenti in infrastrutture: un'opportunità strategica per gli investitori istituzionali

Con una domanda ai massimi storici, i co-investimenti infrastrutturali rappresentano per gli investitori istituzionali uno strumento per allocare capitale in modo efficiente, mantenendo controllo su rischio ed esposizione. Alcune case history che testimoniano come sia possibile genare valore in settori strategici

a cura di GCM Grosvenor UK LLP

Gli investimenti in infrastrutture continuano a rappresentare una priorità strategica per gli investitori istituzionali in Europa, dove la crescente domanda di connettività digitale, energie rinnovabili e soluzioni per l’economia circolare sta orientando i capitali verso asset essenziali. Il co-investimento offre un accesso diretto a questi asset di alta qualità, mantenendo spesso un maggiore controllo su strategia, costi e tempi di impiego del capitale. Tuttavia, per essere eseguiti con successo, i co-investimenti richiedono una profonda conoscenza del mercato, relazioni solide e un approccio disciplinato.

Sebbene gli investitori istituzionali italiani abbiano tradizionalmente privilegiato l’accesso all’infrastruttura attraverso fondi primari, il co-investimento e i fondi di co-investimento si presentano oggi come un’alternativa interessante. Combinano infatti i punti di forza di fondi primari e secondari, potenzialmente riducendo alcune delle loro criticità. Tra i vantaggi dei co-investimenti si possono citare: commissioni di gestione e performance fee più basse, impiego del capitale più rapido, maggiore controllo nella costruzione del portafoglio e un più ampio accesso al mercato, con maggiore certezza di esecuzione. Inoltre, i portafogli costruiti tramite co-investimenti tendono a essere più diversificati in termini di settore, geografia e tipo di sponsor. In un contesto in cui efficienza, trasparenza e allineamento degli interessi sono sempre più importanti, il co-investimento emerge come uno strumento flessibile ed efficiente per accedere ad asset infrastrutturali di qualità.

Attraverso casi concreti condivisi da GCM Grosvenor, provider globale di soluzioni alternative d’investimento, questo articolo esplora come i co-investimenti stiano contribuendo alla costruzione di portafogli infrastrutturali in Europa, generando valore a lungo termine in settori strategici.

 

Transizione energetica: sfruttare il potenziale del repowering dell’eolico onshore in Europa

L’Europa continua a essere un leader globale nella transizione energetica, e il repowering dell’eolico onshore è diventato un tema chiave per gli investimenti sostenibili in infrastrutture. Molti impianti esistenti stanno invecchiando e necessitano di capitali per migliorarne l’efficienza e prolungarne la vita utile.

Un co-investimento in una piattaforma europea per l’energia eolica, sviluppata da una società di private equity focalizzata sulle rinnovabili, ha consentito agli investitori di partecipare a questa transizione. L’operazione ha beneficiato di incentivi pubblici, riducendo i rischi e posizionando il capitale in linea con le politiche europee di decarbonizzazione.

Questi i principali elementi dell’investimento:

  • opportunità originata tramite una relazione esclusiva con uno sponsor specializzato, attivo da anni nel mercato europeo;
     
  • struttura no fee, no carry, per ottimizzare l’efficienza del capitale e massimizzare i ritorni netti;
     
  • approccio strutturato per limitare il rischio e allinearsi agli obiettivi UE sulle energie rinnovabili;
     
  • strategia incentrata sul potenziamento di infrastrutture esistenti, anziché su nuovi sviluppi (greenfield), per massimizzare i rendimenti, diminuire la J curve e minimizzare l’impatto ambientale.

In conclusione, riteniamo che questo investimento dimostri come sia possibile cogliere le opportunità legate all’obiettivo europeo di neutralità climatica mantenendo un profilo di rischio-rendimento equilibrato [*].

 

Le nuove infrastrutture: esporsi al forte sviluppo dell’infrastruttura digitale

L’accelerazione della trasformazione digitale in Europa sta spingendo gli investitori istituzionali a cercare opportunità nei settori del cloud computing, dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie data-driven. Un co-investimento in una piattaforma di data center attiva in Nord America, Europa e Asia-Pacifico ha permesso di entrare in questo segmento in rapida crescita. Il partner era uno sponsor specializzato in infrastrutture digitali. L’investimento ha sostenuto progetti ad alta intensità di capitale legati alla sostenibilità e all’espansione operativa. L’operazione è avvenuta prima del lancio del fondo dello sponsor, consentendo una governance rafforzata e un impiego del capitale più mirato.

A seguire, i principali elementi dell’investimento:

  • esposizione al mercato europeo dei data center, in rapida espansione;
     
  • due diligence ed esecuzione rapide grazie alla competenza specifica nel settore telecomunicazioni e data infrastructure;
     
  • partecipazione alla governance, con rappresentanza in consiglio, per garantire un allineamento strategico.

La strutturazione attenta dell’operazione ha dunque permesso agli investitori istituzionali di accedere a un’infrastruttura digitale essenziale, mantenendo flessibilità nell’allocazione del capitale e sfruttando un’importante tendenza di crescita.

 

Economia circolare: investire in infrastrutture sostenibili per la gestione dei rifiuti

Con l’introduzione di normative sempre più stringenti da parte dei governi europei in materia di sostenibilità e circolarità, il settore della gestione dei rifiuti e del riciclo sta diventando sempre più interessante per gli investitori. Un co-investimento in una piattaforma leader in questo ambito ha consentito di sostenere un’infrastruttura critica beneficiando al contempo dei cambiamenti normativi favorevoli.

Questi i principali elementi dell’investimento:

  • partnership con uno sponsor specializzato in infrastrutture energetiche e ambientali per acquisire un operatore di primo piano in Europa;
     
  • identificazione precoce dell’impatto positivo di regolamenti europei come la responsabilità estesa del produttore (EPR);
     
  • struttura no fee, no carry per massimizzare l’efficienza del capitale;
     
  • due diligence rapida e strutturazione efficiente grazie alla profonda conoscenza del settore.

Concludendo, questo co-investimento ha consentito di allinearsi con le priorità europee in materia di economia circolare, offrendo esposizione a un settore essenziale e resistente ai cicli economici.

 

Hub strategico: partecipare all’ossatura dei trasporti europei

Un co-investimento in una delle principali piattaforme aeroportuali europee, situata in un mercato di riferimento, ha dato accesso a un’infrastruttura fondamentale, con forti elementi di protezione e potenziale di crescita a lungo termine. La piattaforma controlla diversi aeroporti di rilievo e gestisce una quota significativa del traffico aereo e del trasporto cargo del paese. L’investimento è stato realizzato con uno sponsor infrastrutturale europeo esperto nella gestione di partnership pubblico-private complesse.

A seguire, i principali elementi dell’investimento:

  • accesso a una piattaforma di importanza nazionale, con ampia copertura geografica e posizione dominante nel mercato;
     
  • quadro normativo stabile, che ha offerto protezione al ribasso e opportunità di crescita attraverso ricavi commerciali;
     
  • generazione di flussi di cassa prevedibili e rendimento interessante, sostenuti da contratti di lungo termine;
     
  • collaborazione con uno sponsor esperto e ben inserito nel settore;
     
  • struttura a basso rischio grazie a diritti di governance, underwriting disciplinato e due diligence mirata.

In sintesi, questo co-investimento rappresenta un esempio di come gli investitori istituzionali possano accedere a infrastrutture chiave in Europa, con visibilità regolamentare, redditi indicizzati all’inflazione e rischio di sviluppo contenuto.


Perché scegliere un fondo di co-investimento

Rispetto a un fondo primario tradizionale, un fondo di co-investimento può offrire vantaggi strutturali interessanti per gli investitori istituzionali, in particolare in termini di efficienza del capitale e flessibilità nell’allocazione. Questi veicoli prevedono spesso commissioni di gestione e performance più contenute, a beneficio dei rendimenti netti. Inoltre, permettono maggiore discrezionalità nella selezione dei progetti, favorendo l’allineamento con gli obiettivi di portafoglio e le esposizioni target. Un altro vantaggio è la rapidità dell’impiego del capitale, grazie a un flusso continuo di opportunità originate tramite relazioni consolidate con operatori del settore.

Per tutte queste ragioni, il co-investimento – diretto o tramite fondi dedicati – rappresenta un approccio complementare alla costruzione di un’esposizione infrastrutturale, con potenziali benefici in termini di costo, controllo e accesso.

 

L’evoluzione del co-investimento infrastrutturale in Europa

I casi illustrati evidenziano alcune caratteristiche che gli investitori istituzionali dovrebbero ricercare in un partner per co-investimenti in infrastrutture:

  • accesso esclusivo: relazioni di lungo periodo con operatori settoriali che garantiscono opportunità dirette e di qualità;
     
  • competenze strutturali: capacità di negoziare condizioni favorevoli e allineare gli interessi con gli sponsor;
     
  • conoscenza settoriale: comprensione approfondita delle dinamiche normative per decisioni di investimento informate;
     
  • governance attiva: partecipazione nei board e monitoraggio costante del portafoglio per mantenere la rotta.

Con una domanda globale ai massimi storici, i co-investimenti infrastrutturali rappresentano per gli investitori istituzionali uno strumento per allocare capitale in modo efficiente, mantenendo controllo su rischio ed esposizione. Come dimostrano questi esempi, i co-investimenti non si limitano all’apporto di capitale: richiedono partnership strategiche, competenze settoriali ed esecuzione disciplinata per generare valore nel lungo termine.

a cura di GCM Grosvenor UK LLP

24/4/2025


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