Diversità e inclusione, "il" tema sociale di investimento

Capitalizzare l’eterogeneità premia le aziende (e gli investimenti) nel lungo periodo: ancor di più dopo l'emergenza COVID-19, è allora il momento di riflettere sugli approcci di crescita economica in chiave più etica, sostenibile e inclusiva 

Arianna Magni

Le organizzazioni che fanno tesoro dell’eterogeneità presente all’interno della propria struttura riescono in modo più incisivo a estendere ai propri dipendenti la partecipazione alla vita aziendale e a impostare una più efficace strategia orientata al miglioramento continuo. Questi sono i risultati a cui è giunto uno studio pubblicato dalla Harvard Business Review intitolato “Il valore premiante delle diversità”. Gli autori propongono azioni chiare e concrete per favorire diversità e inclusione sul posto di lavoro, generando risultati positivi a livello sociale, ma non solo.

Anche da un punto di vista finanziario le performance possono beneficiare del fattore diversità, come è stato provato nel report di McKinsey in cui si evidenzia la relazione positiva tra diversità etnica, culturale e di genere negli executive team e la probabilità di ottenere una sovraperformance finanziaria da parte delle aziende: i dati hanno dimostrato che tra le imprese analizzate quelle che per diversità etnica e culturale nei team esecutivi si posizionavano nel primo quartile hanno registrato nel 2019 il 36% di probabilità in più di sovraperformare rispetto alle aziende del quarto quartile. Se ci si focalizza sulla diversità di genere, lo studio ha dimostrato che le aziende del primo quartile hanno sovraperformato quelle del quarto quartile del 25% in termini di redditività. Un altro report, intitolato Womenomics e redatto da Goldman Sachs, ha dimostrato che le aziende con più donne tra i manager hanno storicamente registrato performance migliori. Tuttavia, dice lo stesso rapporto, resta il problema del gender pay gap, ovvero la disparità salariale tra uomo e donna (a parità di ruoli ricoperti) che si attesta ancora intorno al 12-18%.

L’emergenza COVID-19 ha colpito più duramente donne e giovani, dimostrazione del fatto che occorre lavorare anche sugli anticorpi culturali e sociali per superare gli effetti della pandemia. Diversità e inclusione rappresentano quindi una via obbligata per una società più equa a cui si aggiunge, e non è di poco conto, la capacità di creare valore per le aziende nel lungo periodo.

Questo è da sempre uno dei pilastri dell’approccio etico alla finanza di Etica Sgr che propone, fin dal 2000, esclusivamente fondi sostenibili. Approccio he si sostanza nell’applicare, prima degli investimenti, un rigoroso processo di selezione degli emittenti chiamato ESG EticApproach®. Questa metodologia proprietaria propone prima i criteri negativi di esclusione, che scartano emittenti coinvolti in attività controverse, poi criteri positivi di valutazione: solo gli emittenti migliori del proprio settore (approccio best in class) e aventi un profilo qualitativo e reputazionale buono entrano a far parte del paniere dei fondi di Etica Sgr. Tra i criteri di selezione delle aziende c’è per esempio l’adozione di politiche su pari opportunità e diversità, politiche di rispetto e promozione dei diritti umani e politiche di sostegno della non discriminazione. Questo filtro si applica anche sul versante obbligazionario, attraverso parametri specifici per l’analisi degli Stati come il Gender Equality Index, un indice che misura l’impatto della diversità di genere.

La necessità di comprendere e valutare l’impatto di questi criteri è fondamentale per Etica Sgr che è focalizzata sui temi dell’inclusione sociale e della parità di genere, impegnandosi a misurare e rendicontare l’impatto ambientale e sociale dell’investimento pubblicando ogni anno il Report di Impatto.

Questi strumenti sono la chiave per affrontare la prossima fase post-pandemica, considerando che la sostenibilità sarà uno dei maggior trend di mercato e l’interesse degli investitori è alto. La situazione che abbiamo vissuto durante l’emergenza COVID-19 ha portato a riflettere sui approcci di crescita economica in chiave più inclusiva ed è il momento di agire per la costruzione di un modello in cui Etica Sgr crede da sempre: un sistema economico sostenibile, etico e inclusivo.

Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development Etica Sgr

7/7/2021

 
 
 

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