L'evoluzione dei rating ESG: cosa è cambiato negli ultimi 14 anni?

Facciamo il punto sulla qualità dei dati che alimentano gli score ESG: come si è evoluta nel lungo termine la reportistica sugli investimenti sostenibili? 

a cura di LGIM

*Solo per clienti professionali. Capitale a rischio.

Di recente abbiamo pubblicato uno studio di riferimento sui dati ESG a lungo termine[1] che approfondisce le diverse sfaccettature sull'evoluzione della reportistica ESG nel corso degli ultimi 14 anni, ovvero da quando in Legal&General Investment Management abbiamo creato il nostro rating ESG proprietario denominato “LGIM ESG score”.

Si potrebbe obiettare che il mondo ESG, così vasto ed eterogeneo, renda concretamente difficile misurare con coerenza i progressi delle aziende in chiave di sostenibilità. Tuttavia, la creazione di un rating ESG[2] ci consente di mappare da anni alcuni degli indicatori sui quali il nostro team di Investment Stewardship si concentra nel dialogo con le società, con gli organismi di regolamentazione e gli enti governativi e l’utilizzo di un punteggio o rating ha il merito di facilitare l'integrazione di diverse metriche, che spesso si presentano in forme e ordini di grandezza differenti. 

Il risultato principale della nostra ricerca è chiaro: a livello globale e aggregato, i punteggi del nostro LGIM ESG score per le aziende che compongono l’indice MSCI ACWI sono aumentati del 50% dal 2009. Cosa si cela, tuttavia, dietro ai dati? In questa sede vogliamo condividere alcuni spunti della nostra ricerca per sfatare preconcetti ampiamente diffusi sul tema ESG.


Opinione diffusa: la disponibilità di dati ESG è scarsa

Il nostro risultato: tutti i benchmark azionari hanno registrato negli ultimi 14 anni miglioramenti significativi nella disponibilità dei dati ESG, con una copertura che è ad oggi del 95-100% a livello globale. Sebbene i mercati sviluppati offrano una copertura più elevata rispetto ai mercati emergenti, è interessante notare come siano questi ultimi ad aver registrato i miglioramenti più marcati nella messa a disposizione di dati ESG. Non tutte le metriche hanno registrato gli stessi progressi; per alcune di queste, come nel caso dei dati sui ricavi sostenibili (green revenues) la disponibilità è triplicata negli ultimi 15 anni, ed è ora disponibile per il 18% delle aziende rappresentate dagli indici azionari globali. Altre aree hanno ancora margini di sviluppo, come è il caso del carbon Scope 3. Tuttavia la tendenza generale è innegabilmente positiva.


Opinione diffusa: i risultati positivi sono principalmente legati al cambiamento nella composizione dell'indice di riferimento

Il nostro risultato: la tendenza al miglioramento dei rating ESG, che ha mostrato una chiara accelerazione negli ultimi anni, rimane valida anche tenendo conto delle variazioni intervenute negli anni nella composizione degli indici. Questo significa che il trend rimane fortemente positivo anche simulando che la composizione degli indici rimanga invariata (per ovviare al cosiddetto “survivorship bias”) o ipotizzando che le aziende all’interno vengano equipesate (per ovviare al “size effect”) . 


Opinione diffusa: l'aumento dei punteggi ESG è guidato dall'Europa, ma che dire degli Stati Uniti e del resto del mondo?

Il nostro risultato: la traiettoria di ogni regione è influenzata da una complessa rete di interazioni nella composizione dell’indice. Spesso, per esempio, siamo in presenza di aziende la cui catena di approvvigionamento e distribuzione opera su scala globale. Tenuto conto di ciò, Europa e Regno Unito hanno visto un costante miglioramento dei propri rating ESG, partendo da una base già elevata. Tuttavia, anche gli Stati Uniti hanno registrato un miglioramento consistente dei rating ESG, guidati da un lato da un cambiamento culturale verso la valorizzazione della sostenibilità e dall’altro dalla responsabilità aziendale. Questo è particolarmente significativo se si considera che la posizione politica degli Stati Uniti non è sempre stata direzionale sui temi ESG.


Opinione diffusa: ESG é una narrativa prettamente legata ai mercati sviluppati, che dire dei mercati emergenti?

Il nostro risultato: sicuramente i mercati emergenti hanno storicamente seguito con ritardo le tendenze delle aree del mondo sviluppato. Tuttavia, dopo la pandemia, i mercati emergenti hanno intrapreso una forte traiettoria positiva, contribuendo alla transizione globale verso pratiche sostenibili e operazioni commerciali responsabili.


Opinione diffusa: le aziende tecnologiche dominano sulle società estrattive, quindi si tratta di tendenze settoriali

Il nostro risultato: è vero che il settore tecnologico ha fatto grandi progressi, ma non è il solo. Infatti, i settori utilities e dei materiali hanno guidato la tendenza al miglioramento dei loro rating ambientali (E), che sono quasi triplicati tra il 2009 e il 2023.


Opinione diffusa: è difficile, nella pratica, cogliere i reali cambiamenti nel mondo ESG e trarre conclusioni chiare 

Il nostro risultato: abbiamo osservato a vari livelli che i rating ESG sono andati nella stessa direzione positiva negli anni, con i pilastri ambientali, sociali e di trasparenza come motori fondamentali del cambiamento. Nel loro insieme, questi trend riflettono un'evoluzione ESG globale complessa, ma molto promettente, che ha continuato a migliorare nel tempo in termini di disponibilità e qualità dei dati, rendendo sempre più accurate le interpretazioni degli operatori di mercato basate sui rating ESG.

Figura 1 – Evoluzione dello score ESG sul lungo termine

Figura 1 – Evoluzione dello score ESG sul lungo termine

Fonte: LGIM, settembre 2023

Figura 2 - Evoluzione nel tempo dei “pilastri” ESG

Figura 2 - Evoluzione nel tempo dei “pilastri” ESG

Fonte: LGIM, settembre 2023

Silvio Corgiat Mecio, Senior Quantitative Strategist Solutions LGIM

29/4/2024 


[1] Per l’analisi completa si veda Insights from 14 years of ESG Data (lgim.com) – 2023. Analisi basata su rating ESG e relativa ai dati 2009-2023 su un generale indice azionario globale (MSCI ACWI)

[2]  Il rating ESG di LGIM si basa su pilastri multipli: Ambientali - Environmental (E),  Social (S), Governance (G) e Transparency & Disclosure (T) 


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