Fondi aperti e linee azionarie, quale situazione rispetto a un anno fa?

Soprattutto per le linee a indirizzo azionario, luglio si è rivelato un mese piuttosto positivo, ancora di più alla luce del contesto economico-finanziario globale: come giudicare però le performance rilevate dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali nel confronto con lo scorso anno?

Leo Campagna

Nel mese di luglio i fondi pensione aperti hanno registrato un rialzo medio del valore delle quotazioni mensili dello 0,6% che porta al +4,5% il rendimento da inizio anno: è quanto emerge dall’analisi delle performance calcolate in base ai NAV (net asset value) dei 335 singoli comparti dei fondi aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali. 

Le linee a indirizzo azionario fanno in realtà meglio, sia a luglio (+1,5% in media) sia da inizio anno (+9,6%). Tuttavia, nonostante questo robusto recupero dal primo gennaio 2023, i rendimenti a 3 anni risultano ben al di sotto di quelli triennali del luglio 2022. In particolare, se al 31 luglio 2022, le performance medie dei fondi pensione aperti azionari segnavano un +13,3%, a fine luglio 2023 gli stessi rendimenti triennali si sono fermati a quota+5,8%. 

Eppure, la situazione complessiva per i mercati azionari appare oggi migliore rispetto allo stesso periodo dello corso anno. Dodici mesi fa, l’inflazione sembrava fuori controllo e la politica monetaria restrittiva era stata inaugurata da poco; inoltre, si temeva che un inverno rigido avrebbe potuto far impennare i prezzi del gas in Europa facendo deragliare la ripresa.

Mettendo insieme i diversi fattori di oggi, le valutazioni azionarie attuali appaiono equilibrate. Questo potrebbe tradursi in una possibile correzione – il "tradizionale" consolidamento stagionale spesso si registra nei mercati agosto e novembre -  a bassa intensità. Se, poi, il trend di recupero delle materie prime (in particolare quello del petrolio) dovesse arrestarsi, a fine anno potrebbero essere fissati nuovi massimi azionari di periodo. Un'inclinazione positiva sull’equity ci può quindi stare ma senza esagerare. Le banche hanno iniziato a restringere le erogazioni finanziarie a famiglie e imprese mentre i tassi reali, con l’inflazione in discesa, stanno salendo. In partica, conviene mantenere posizioni sull’azionario ma decidersi per nuovi acquisti in Borsa solo in occasione di correzioni, senza rincorrere i rialzi. 

Leo Campagna

25/8/2023 

 
 

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