Fondi pensione, è il momento della gestione attiva obbligazionaria

Dopo un periodo decisamente complesso per i mercati, i rendimenti delle linee obbligazionarie (come confermato anche dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali) tornano a sorridere: come cogliere al meglio il momento e recuperare dunque le perdite fin qui accumulate? 

Leo Campagna

In base alle performance dei fondi pensione aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali, il rendimento delle linee obbligazionarie evidenzia da inizio anno un recupero +2,0%, ma quello a 3 anni resta ancora ampiamente in territorio negativo (-5,8%). Dopo uno dei periodi più complessi per il mercato obbligazionario, il rialzo dei rendimenti sembra permettere quantomeno di colmare parte delle cospicue perdite accumulate da inizio 2022. Ma qual è la strategia ottimale?

Adesso che la cara e vecchia cedola è tornata generosa, si può essere inclini ad adottare  il familiare approccio buy and hold, ovvero acquistare titoli per mantenerli fino a scadenza: un approccio che però potrebbe rivelarsi ormai superato perché, come sostengono diversi esperti del settore, l’asset class fixed income è stata ribattezzata in active income, a sottintendere che il reddito non è più fisso, ma attivo. 

Con l’approccio buy and hold per cercare rendimenti reali positivi è necessario puntare su livelli di rendimento potenzialmente in grado di superare nel tempo l’inflazione attesa assumendosi rischi di credito altrettanto elevati, a fronte di rendimenti che comunque non dureranno nel tempo. Attualmente, infatti, le curve dei rendimenti sono invertite o quantomeno non ripagano adeguatamente malgrado gli investitori assumano al contempo rischi di duration, e quindi di prezzo, più elevati. Una situazione che potrebbe persistere. Infatti, è vero che le Banche Centrali stanno lentamente riportando l’inflazione sotto controllo avvicinandosi alla fine (almeno temporanea) del ciclo di rialzi dei tassi d’interesse. Tuttavia, non si può escludere che l’inflazione possa rialzare la testa costringendole ad aumentare ulteriormente i tassi di riferimento, facendo salire ancora i livelli di rendimento. Con una strategia buy and hold, un investitore si ritroverebbe esposto ai pericoli di questo scenario di mercato negativo. 

Oltre ai tassi correnti, che rappresentano di nuovo una base solida, e quindi un cuscinetto, per eventuali rialzi dei tassi d’interesse o variazioni del premio al rischio, i mercati obbligazionari sono tornati a offrire l’opportunità di ottenere un valore aggiunto tramite una gestione attiva. Non ci sono infatti soltanto i buoni rendimenti dei bund tedeschi e dei governativi euro a breve termine. Ritagliandosi  il giusto mix, ad esempio in fatto di posizionamento in duration e gestione del rischio di credito e valutario , è possibile attuare un approccio del “reddito attivo”, al fine di migliorare il posizionamento nell’obbligazionario e di sfruttare le molteplici opportunità che si presentano.

Leo Campagna

6/10/2023 

 
 

Ti potrebbe interessare anche