Fondi pensione, le opportunità offerte dalle infrastrutture

La rinnovata attrazione degli investitori verso il reddito fisso rischia di mettere in ombra le asset class alternative, trascurando alcune buone opportunità: come, ad esempio, quelle in arrivo da transizione energetica e infrastrutture

Leo Campagna

A fine giugno i fondi pensione aperti mostravano una performance media annua del +2,2%: è quanto emerge dalle performance medie dei 334 comparti dei fondi pensione aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali. Dal 30 giugno 2022 al 30 giugno 2023 i comparti a indirizzo azionario hanno registrato un rialzo medio del +9,2%, i bilanciati del +3,0%, i bilanciati obbligazionari del +1,4%, mentre sia i garantiti (-1,0%) sia obbligazionari (-1,1%) sono rimasti in territorio negativo.

Gran parte degli attivi nei portafogli dei fondi pensione italiani resta ancora concentrato sugli investimenti tradizionali: azioni, bond e strumenti di liquidità. La svolta della politica monetaria messa in campo dal 2022 dalle principali Banche Centrali dei Paesi sviluppati ha archiviato l’epoca del denaro a costo zero riportando i tassi in segno positivo; una dinamica che messo nuovamente sotto i riflettori il comparto del reddito fisso (e, in particolar modo, quello degli emittenti investment grade), che molto aveva risentito dei bassissimi rendimenti dell’ultimo decennio. 

La rinnovata attrazione per queste asset class ha tuttavia messo in ombra gli investimenti alternativi. Il processo di inserimento di strumenti alternativi in portafoglio, quali real estate, private equity, private debt e infrastrutture, richiederà tempo per strutturarsi e svilupparsi. Al momento, analizzando i portafogli dei fondi pensione italiani, tra le scelte di investimento spicca un aumento costante di interesse per le soluzioni sostenibili (ESG), in particolare in relazione all’ambito delle infrastrutture con focus sul comparto della transizione energetica e delle fonti rinnovabili. 

L’aspetto interessante è che il contesto attuale offre opportunità di investimento interessanti nel settore infrastrutturale per gli investitori istituzionali. Mentre le obbligazioni italiane di buona qualità a medio-lungo termine arrivano a offrire rendimenti tra il 5% e il 6%, è possibile investire nel fotovoltaico ricavando un ritorno annuale del 6-7%. In termini strategici, per i fondi pensione che hanno un orizzonte di lungo periodo, gli investimenti in infrastrutture costituiscono dunque un'interessante scelta dal momento che sono in grado di ottenere rendimenti costanti, minimizzando la sensibilità al ciclo economico.

Leo Campagna

3/8/2023 

 
 
 

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