Fondi pensione negoziali, vincenti nel lungo periodo nel confronto con il TFR

Destinare il TFR al fondo pensione o lasciarlo in azienda? Una domanda cui, spesso, i lavoratori italiani faticano a rispondere: a partire dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali e da alcune recenti simulazioni Fonchim, qualche dato utile a una scelta più consapevole

Leo Campagna

È iniziato abbastanza bene il 2025 per i fondi pensione negoziali. In base ai NAV al 31 gennaio 2025 disponibili nel Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali, nel primo mese dell’anno il rendimento medio dei fondi pensione negoziali è stato del +1% e quello dei fondi bilanciati azionari del +2%. Inoltre, nessuno dei 102 comparti attivi ha registrato una performance mensile negativa.

Insomma, sembrano esserci le premesse per un 2025 positivo per gli aderenti. A questo proposito può essere interessante un’analisi che Fonchim, il fondo pensione per i lavoratori del comparto chimico e farmaceutico, effettua alla fine di ogni anno. Si tratta, nello specifico, del confronto fra il primo iscritto e il suo ipotetico gemello che ha deciso di non iscriversi. Il comparto è Stabilità, disponibile dall’inizio dell’attività di Fonchim, e la comparazione illustra  innanzitutto i valori reali di un associato al 31 dicembre 2024, iscrittosi al fondo il 14 marzo 1997, senza alcun cambio di comparto nell’intero periodo. In questo arco di tempo il contributo dell’aderente è lo stesso (22.029 euro), così come il TFR (101.677 euro) e pure il contributo volontario (33.426 euro). 

Nel caso del lavoratore che avesse deciso di non aderire al fondo pensione mancherebbero i 29.910 euro erogati dall’azienda. Il rendimento del fondo è in conclusione diverso (71.584 euro per l’aderente al fondo e 31.651 euro per il lavoratore che avesse deciso di mantenere il TFR in azienda) e il montante finale premierebbe l’aderente al fondo (258.627 euro) rispetto al non aderente (188.785 euro). Una differenza significativa (pari al 37%)  nonostante negli ultimi tre anni l’inflazione abbia registrato un forte balzo all’insù, trascinando anche la rivalutazione annua del TFR, e malgrado l’anno difficile dei mercati finanziari in cui il comparto Fonchim Stabilità ha registrato un calo di oltre 10 punti percentuali.

Un esempio pratico che evidenzia come, in un’ottica di lungo periodo, l’investimento del fondo pensione sia sinora riuscito ad assolvere al suo compito istituzionale di accrescere il capitale degli aderenti in vista della pensione.

Leo Campagna

14/3/2025

 
 

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