Il Rischio ESG: una metrica innovativa per la gestione del rischio di portafoglio

Il Rischio ESG è una metrica dal connotato statistico e predittivo che calcola il rischio derivante da fattori ambientali, sociali e di governance al fine di quantificarne l'impatto sulle performance: considerarlo nella propria strategia di investimento permette di avere un controllo più completo della volatilità dei portafogli finanziari

a cura di Etica SGR

Accanto ai tradizionali rischi finanziari, sta acquisendo sempre maggiore importanza lo studio e la gestione del rischio derivante da cause ambientali, sociali e di governance (ESG). Non a caso, da diversi anni, la comunità economica internazionale è concorde sul fatto che i rischi più rilevanti, sia in termini di probabilità di accadimento sia di intensità di impatto, siano soprattutto legati alla sostenibilità ambientale e sociale, dimensioni che non possono più essere trascurate in fase di valutazione di un investimento. 

Recentemente, la cronaca finanziaria ha dimostrato che il rischiooltre che a dipendere dai tradizionali aspetti finanziari, dipende anche da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). La metrica proprietaria del Rischio ESG, dal connotato statistico e predittivo, è capace di stimare ex ante il rischio derivante da fattori ESG.

Dato che a ciascun titolo in portafoglio viene assegnato un punteggio ESG, più alto ai titoli di aziende e Paesi virtuosi, più basso a quelli meno attenti a queste tematiche, è possibile così organizzare i titoli in classi di Rischio ESG, da cui risulta che i titoli più virtuosi in termini ambientali, sociali e di governance, presentano un livello di rischio ESG inferiore. Questo nuovo metodo di calcolo permette di catturare quei rischi difficilmente intercettabili con la sola analisi finanziaria tradizionale.

L’importanza di questa metrica è confermata da robuste evidenze che dimostrano una stretta connessione tra rischio finanziario (rappresentato dal VaR non diversificato) e il Rischio ESG. Dalle analisi emerge che un fondo con un VaR più elevato presenta anche un Rischio ESG più rilevante e un fondo con un Rischio ESG contenuto è caratterizzato da un VaR più modesto. Inoltre, stimando la perdita finanziaria del portafoglio azionario (attraverso un’analisi sotto stress e via VaR), considerando esclusivamente i fattori di rischio ESG, è stato possibile stimare che il rischio della sola componente ESG ammonta generalmente a una cifra compresa tra il 5 e il 20% del rischio complessivo, un contributo rilevante e non trascurabile.

Nel tempo le analisi hanno, inoltre, dimostrato che il Rischio ESG contribuisce a mitigare e ridurre la volatilità imprevista di portafoglio nel medio-lungo periodo e a ottimizzarne la diversificazione

Pertanto, gli investitori che stabiliscono la propria strategia di investimento considerando il Rischio ESG avranno la possibilità di avere un controllo più completo dei rischi del proprio portafoglio, mitigando o riducendo anche un fattore come la volatilità imprevista, rendendo gli investimenti meno vulnerabili, specialmente durante i periodi di contrazione economica. Ecco, quindi, che chi decide di aggiungere all’analisi finanziaria anche una seconda lente, quella dell’analisi di rischi ambientali, sociali e di governance, può contare su un vantaggio competitivo della gestione del rischio nel lungo periodo, attraverso una doppia lente che consente di mettere maggiormente a fuoco la strategia del proprio portafoglio. 

Arianna Magni, Head of Institutional and
International Business Development Etica SGR

5/9/2023

 
 
 

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