Inflazione e tassi di interesse in salita: quali attese per gli investimenti in private debt?

Spinta inflattiva, aumento dei tassi di interesse e riduzione della redditività sono i fattori che, in questo delicato contesto economico-finanziario, più stanno impattando su costruzione e gestione dei portafogli: quali le possibili opportunità (e criticità) in arrivo dal private debt? 

a cura di Generali Investments Partners

In che modo gli attuali scenari economico-finanziari e, in particolare aumento dei tassi di interesse e crescita dell'inflazione, stanno influenzando l'approccio agli investimenti private debt? Ne abbiamo parlato con Sandrine Richards, Head of Private Debt di Generali Investments Partners, per un approfondimento sull'approccio adottato da Generali Investments Partners verso un’asset class sempre più importante nei portafogli degli investitori.


Lei è specializzata nella gestione e nella selezione del debito privato. A quanto ammontano le masse che attualmente avete in gestione e in quali segmenti operate in particolare?

In Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio (GIP), gestiamo circa 12 miliardi di euro investiti in private debt e 19 miliardi di euro di capitale sottoscritto; quest'ultimo viene suddiviso in tre segmenti principali: il 50% viene investito in private debt corporate, con o senza sponsor; il 25% in debito infrastrutturale e la parte rimanente viene suddivisa fra investimenti immobiliari e altro (fonte: Generali Investments Partners al 30 giugno 2022).

Per quanto concerne il corporate private debt, possediamo due strategie principali. La prima è un'offerta “fondi di fondi” che punta su asset manager globali, best in class, e include direct lending, asset based lending e strategie special situations. La seconda, attualmente in fase di lancio, si concentra sul direct corporate private debt, con strategie finanziarie in debito senior, unitranche e mezzanino per sostenere le piccole e medie imprese europee impegnate a perseguire obiettivi ESG. 


Che impatto sta avendo l'aumento dell'inflazione e dei tassi d'interesse sul private debt?

Nelle ultime settimane abbiamo visto un incremento degli spread di circa 100 punti base sull'unitranche, ma crediamo che questa variazione dei prezzi si stia esaurendo visto che anche i tassi Euribor sono in crescita. Un rialzo dell'Euribor in concomitanza con un incremento degli spread è troppo costoso per gli emittenti, che potrebbero rimandare i loro progetti. Rispetto all'unitranche, è interessante notare che adesso diversi lender possono intervenire su questo tipo di strumenti, cosa non possibile fino a poco tempo fa. Si sta definendo una forma di sindacazione, come avvenuto già in passato con le banche. I fondi private debt sono cresciuti notevolmente in termini di volumi di credito erogato, pertanto, possono acquisire debito unitranche e poi distribuirlo fra vari lender. Questo tipo di strategia rende possibile affiancare le società durante fasi economicamente più delicate, mantenendo comunque una diversificazione adeguata.

L'altro cambiamento importante da sottolineare è che l'unitranche non esclude più sistematicamente le banche, che possono intervenire per integrare il finanziamento. Notiamo anche che alcune banche creano i propri fondi di debito unitranche per supportare i clienti. Quanto all'inflazione, dato che il ritorno sul private debt spesso è basato su tassi variabili, il rischio di duration legato ai tassi in rialzo è minore rispetto a quello assunto da chi investe in debito a tasso fisso.


Secondo voi siamo alle porte di una recessione? Quali sono le conseguenze per il debito privato in termini di tassi di default?

Non c'è dubbio che il contesto economico si stia deteriorando su scala globale. Tutte le società risentiranno in misura variabile di fattori come l'aumento dei tassi d'interesse, la crescita del fatturato più contenuta, la riduzione della redditività, del cash generato, ecc. I fondi di venture capital, le cui performance sono tipicamente chiari indicatori del contesto economico, vogliono ora che le aziende in portafoglio abbiano posizioni di liquidità più adeguate non più a 12 mesi, ma a 18 se non 24.


State evitando determinati settori nei vostri portafogli o rafforzando la due diligence alla luce dei rischi di recessione più accentuati?

In GIP le decisioni di investimento vengono prese su un orizzonte di lungo periodo e dopo una due diligence accurata: l'incertezza macroeconomica attuale, quindi, non ha determinato modifiche significative nei processi o nella composizione dei portafogli. Stiamo comunque intensificando il dialogo con gli asset manager in cui investiamo per comprendere a fondo in che modo stiano reagendo e adattandosi alle condizioni macroeconomiche. 


Gli investitori stanno facendo arbitraggio a favore degli asset quotati a tasso fisso?

Siamo convinti dei benefici delle operazioni di private debt con tassi variabili, ma da un punto di vista tattico alcune interessanti opportunità di investimento potrebbero anche essere a favore del tasso fisso. Era da tanto infatti che il debito sovrano non risultava così attraente. Tuttavia, in ultima analisi riteniamo che il private debt senior secured a tasso variabile presenti importanti proprietà di diversificazione, una copertura naturale contro l'inflazione, documentazione più favorevole agli istituti di credito, protezione e bassa volatilità per i portafogli a lungo termine. Per questo crediamo sia cruciale mantenere il giusto mix di asset privati e pubblici.

a cura di Generali Investments Partners

10/1/2023


Questo documento si basa su informazioni e opinioni che Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio considera affidabili. Tuttavia, non vengono rilasciate dichiarazioni né garanzie, implicite o esplicite, riguardo all'accuratezza o all'esaustività delle stesse. Le opinioni espresse in questo documento riflettono esclusivamente il giudizio di Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio e potrebbero variare senza preavviso. Non sono da intendersi come una raccomandazione esplicita o implicita di una strategia di investimento né come una consulenza di investimento. Prima di sottoscrivere un servizio di investimento, ogni potenziale cliente deve ricevere copia della documentazione prevista dalla normativa in vigore, da leggere con attenzione prima di ogni decisione di investimento. Non è consentito (i) copiare, fotocopiare o duplicare in qualsiasi modo né (ii) ridistribuire questo documento, in tutto o in parte, senza il previo consenso di Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio. Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio apporterà di tanto in tanto modifiche a questo documento e declina ogni responsabilità in relazione a eventuali errori e omissioni, né risponde di danni o perdite riconducibili all'uso improprio delle informazioni qui riportate. Alcune informazioni presenti in questa pubblicazione sono state ottenute da fonti esterne a Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio, che pur ritenendole affidabili per gli scopi del documento, non ne garantisce l'accuratezza né l'esaustività. È possibile che Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio abbia assunto e assumerà in futuro, per i portafogli gestiti, decisioni di investimento che non coincidono con le opinioni espresse in questa sede. Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio non assume responsabilità riguardo a errori o omissioni e non dovrà essere considerata responsabile in caso di eventuali danni o perdite derivanti o causati dall'utilizzo improprio delle informazioni contenute nel presente documento. Si raccomanda di prendere visione del regolamento consultabile sul nostro sito web  www.generali-investments.com. Generali Investments fa parte del Gruppo Generali istituito nel 1831 a Trieste come Assicurazioni Generali Austro-Italiche. Generali Investments è un marchio commerciale di Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio, Generali Insurance Asset Management S.p.A. Società di gestione del risparmio, Generali Investments Luxembourg S.A. e Generali Investments Holding S.p.A.

 

 
 
 

Ti potrebbe interessare anche