L'apporto della finanza sostenibile e responsabile nel post COVID-19

Nella nuova condizione che il mondo intero sta sperimentando a seguito della pandemia di COVID-19, un approccio alla finanza sostenibile e responsabile che, nello scegliere dove indirizzare i propri investimenti, persegua il duplice di obiettivo di creare valore per gli investitori e di avere impatti positivi su ambiente e collettività, diventa più importante che mai: in che modo la crisi può alimentare la riflessione sulla sostenibilità

Arianna Magni

Il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia da coronavirus e della conseguente crisi economica. L’emergenza sanitaria ha messo in luce le debolezze del sistema sanitario e di quello sociale, aumentando il rischio che questa situazione allarghi le fratture già esistenti tra le fasce più forti e quelle più deboli della popolazione.

 

La crisi come motore di riflessione sulla sostenibilità

La crisi ci ha portato a riflettere su varie questioni. Il tema ambientale, con la deforestazione e la conseguente vicinanza tra uomo e animale che favorisce la trasmissione sempre più frequente di virus e batteri. Vi sono poi i diritti dei lavoratori con il problema della disoccupazione e della salute sul posto di lavoro.

Una risposta giunge dal mondo della finanza responsabile: investire adottando un approccio che, nella valutazione delle emittenti, tenga in considerazione anche ambiente, società e buon governo aziendale.

L’idea è coniugare le varie componenti ESG e favorire una maggiore trasparenza da parte delle aziende con l’obiettivo di una conseguente maggior giustizia fiscale, ottenendo così ricavati che gli Stati potrebbero investire in welfare (istruzione, sanità, sostegno delle fasce deboli della popolazione) per aiutare la crescita, ora più che mai necessaria.

 

La chiave dell’investimento sostenibile

I due capisaldi di un processo d’investimento sostenibile e responsabile sono la selezione accurata dei titoli che compongono i portafogli d’investimento dei fondi e l’engagement, a sua volta composto da due parti: il dialogo costante tra la società di gestione e il management delle aziende in cui investono i fondi e l’azionariato attivo, cioè l’esercizio dei diritti di voto nel corso delle assemblee degli azionisti. Il tutto porta valore all’investimento, soprattutto nel lungo periodo.

Anche per la stagione assembleare 2020 abbiamo scelto di orientare i temi dell’attività di engagement agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Restano importanti quelli già visti negli interventi degli anni scorsi, a testimonianza del fatto che sono sempre di grande attualità: la biodiversità, i cambiamenti climatici, i diritti umani, la fiscalità e la gestione delle risorse umane. Il tema dell’emergenza COVID-19 risulta inevitabilmente protagonista, in particolare sul fronte della fiscalità e della salute.

A marzo di quest’anno abbiamo firmato la lettera degli investitori dell’OCSE per l’azione sull’erosione e lo spostamento dei profitti e sulla rendicontazione Paese per Paese da parte delle aziende. Con quest’ultima si chiede alle imprese trasparenza fiscale poiché la pubblicazione dei report da parte delle grandi aziende consentirebbe alle società di investimento l’accesso a informazioni necessarie a prendere le decisioni più corrette quando si valuta la redditività di una società e il rischio finanziario Paese per Paese.

Un esempio dell’attività di engagement sul tema della salute, invece, viene dalla richiesta che abbiamo rivolto a una società statunitense del settore healthcare di adottare, per quanto riguarda la costruzione dei prezzi dei farmaci, strategie che tengano in considerazione le preoccupazioni del pubblico riguardo al livello o al tasso di aumento dei prezzi dei medicinali soggetti a prescrizione medica, per evitare aumenti dei farmaci eccessivi e non sostenibili per gli utenti.

Nella nuova condizione che stiamo sperimentando, un approccio alla finanza sostenibile e responsabile che, nello scegliere dove indirizzare i propri investimenti, persegua il duplice di obiettivo di creare valore per gli investitori e di avere impatti positivi su ambiente e collettività, risulta essere più che mai importante. Negli anni a venire sarà fondamentale essere affiancati nella gestione dei propri investimenti da un partner finanziario capace di offrire soluzioni che prendano in considerazione temi come la tutela ambientale, escludano dai propri portafogli investimenti in settori controversi come il carbone e il petrolio e lavorino per una maggiore trasparenza fiscale e giustizia sociale.

 

I patrimoni istituzionali tra rischi pandemici e rilancio del Paese: il punto di vista di Etica Sgr

Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development Etica Sgr

16/6/2020

 
 
 

Ti potrebbe interessare anche