Fondi pensione, rendimenti attesi al ribasso per i prossimi 10 anni

Cosa suggeriscono le performance dei fondi pensione aperti registrate negli ultimi 5 e 10 anni? I diversi comparti a confronto e i possibili scenari per il prossimo futuro secondo i dati del Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali

Leo Campagna

Sapete quanto hanno reso i fondi pensione negli ultimi 10 anni? In media, in base ai calcoli al 28 febbraio 2022 relativi alle 313 linee dei fondi pensione aperti  censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali, il 43,0%, pari al 3,6% annuo composto.

Tabella 1 - I rendimenti dei fondi pensione aperti negli ultimi 5 e 10 anni 

Tabella 1 - I rendimenti a 5 e 10 anni dei fondi pensione aperti censiti dal Comparatore Itinerari Previdenziali                
Fonte: Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali

Osservando però le diverse categorie, si scopre che le linee azionarie hanno guadagnato in media l’81,2% (ovvero il 6,1% annuo composto), quelle bilanciate il 51,4% (4,2% all’anno), le bilanciate obbligazionarie il 34,6% (3,0% annuo), le garantite il 14,4% (1,4% annuo composto) e le obbligazionarie il 22,5% (2,1% all’anno). Nello stesso arco di tempo l’inflazione Istat è risultata pari all’11,2%.

Andando a guardare invece le performance degli ultimi 5 anni, cioè dal 28 febbraio 2017 al 28 febbraio 2022, si nota che il rendimento medio si è attestato al 10,9%, pari al 2,1% annuo composto. Rendimento medio che è più alto nel caso delle linee azionarie (25,2%  ovvero 4,6% all’anno), del 13,1% (2,5% annuo) nel caso delle linee bilanciate, del 7,8% (1,5% annuale) per le linee bilanciate obbligazionarie, del 3,8% (0,8% annuo)  per le linee obbligazionarie e del 2,1% (0,4% annuale) per quelle garantite. Risultati che si confrontano con un’inflazione quinquennale del 7,7%.

La contrazione dei rendimenti registrata negli ultimi 5 anni deve lanciare un preciso messaggio agli aderenti i fondi pensione: nei prossimi 10 anni sarà davvero difficile superare l’inflazione attesa con prodotti non obbligazionari e, probabilmente, anche bilanciati. Infatti, da un lato, pur prevedendo una certa stabilizzazione nel corso dei prossimi 12-18 mesi, i prezzi al consumo dovrebbero posizionarsi nei prossimi 5-10 anni su un livello medio superiore agli ultimi 10 anni. Dall’altro, le valutazioni dei mercati, sia azionari sia soprattutto obbligazionari, ancora piuttosto tirate rispetto alle medie storiche, fanno ipotizzare rendimenti reali positivi difficili da ottenere.

Leo Campagna 

31/3/2022

 

 

 
 

Ti potrebbe interessare anche