Caring company e non autosufficienza: i principali trend rilevati dal Blue Assistance Monitor 2024
Per il quarto anno consecutivo il Blue Assistance Monitor ha indagato il rapporto degli italiani con la salute, portando alla luce le tendenze, i bisogni e i principali desideri dei connazionali nella gestione del benessere individuale e familiare
La digitalizzazione, il progresso tecnologico e laffermarsi di nuove priorità ed esigenze tra gli italiani stanno profondamente trasformando la nostra società. Così avviene, ad esempio, nel settore della salute, dove la medicina digitale sta aprendo nuove frontiere nellaccesso e nella gestione del benessere individuale, o nel mondo del lavoro, dove le organizzazioni sono chiamate a fornire risposte nuove, e innovative, ai bisogni emergenti dei lavoratori in un mercato sempre più complesso e competitivo.
Una fotografia delle trasformazioni in atto nel Paese la offre lultima indagine del nostro Blue Assistance Monitor. Ledizione in oggetto ha analizzato in particolare esigenze e propensioni dei connazionali negli ambiti della prevenzione e della medicina digitale. Un focus è stato dedicato al concetto di caring company e al ruolo del welfare aziendale nel generare valore sia allinterno delle organizzazioni sia nel quadro più ampio della società. Altro tema fondamentale dellindagine è quello della non autosufficienza, che oggi riguarda quasi 4 milioni di italiani e rappresenta una sfida di crescente rilevanza, sia sul piano economico sia su quello sociale, alla luce delle dinamiche demografiche del Paese.
Caring Company: generare valore per lorganizzazione e la società
Per il quarto anno di indagine consecutivo, le soluzioni per la salute si confermano il benefit considerato più rilevante dagli italiani (82%). Tra le prestazioni che i connazionali vorrebbero inserite in un pacchetto di welfare aziendale spiccano in particolare le coperture per visite ed esami (43%), i pacchetti di prevenzione (32%) e le soluzioni per la salute dei figli e della famiglia (32%).
Limportanza di un welfare aziendale capace di allargare il proprio ambito di intervento alla sfera familiare e alla quotidianità trova unulteriore conferma dallanalisi dei risultati sulla non autosufficienza. Sono infatti oltre 7 su 10 gli italiani che ritengono fondamentale che il datore di lavoro offra servizi per la gestione della non autosufficienza di un familiare, con anche in questo caso una forbice evidente tra i cluster di genere, come mostra la grafica che segue. Tra i servizi che possono risultare particolarmente utili possiamo citare:
- assistenza diretta (caregiving, teleassistenza, convenzioni con strutture);
- supporto economico (come i voucher);
- consulenza (psicologica, legale, formativa);
- programmi di formazione sulla gestione della non autosufficienza;
- iniziative di promozione del benessere, come gruppi di supporto e altre soluzioni di welfare personalizzato.
Italiani e cura di sé: la prevenzione al centro
Lindagine del Blue Assistance Monitor ha confermato una buona sensibilità dei connazionali verso la prevenzione. Oltre 7 su 10 hanno dichiarato lintenzione di sottoporsi a check-up nel breve-medio periodo, con una propensione che si mantiene elevata anche nella fascia detà più giovane (71% tra i 18-34 anni) e che raggiunge quote dell80% e 85% rispettivamente nel cluster 55-64 e tra gli over 65.
Tra gli esami che i connazionali farebbero con più costanza spiccano quelli cardiologici (57%), seguiti dai check-up oncologici (39%) e oculistici (32%). Circa uno su quattro (22%) sottolinea inoltre limportanza della prevenzione dermatologica.
Il digitale come alleato
Lindagine ha inoltre rilevato come siano in molti i connazionali che ritengono che un efficace supporto alla prevenzione possa venire anche dalle tecnologie digitali. Quasi uno su due (45%) al riguardo sottolinea lutilità dei videoconsulti, che, offrendo lopportunità di contattare da remoto medici generici e specialisti in modo comodo e flessibile, superando anche possibili barriere quali la distanza o le difficoltà di orario causate dagli impegni, possono favorire una maggior attenzione anche alla prevenzione. Altri benefici percepiti risultano essere la riduzione dei tempi di attesa (52%), la rapidità nel prenotare visite e controlli (39%) e una maggior centralità del paziente nel percorso di cura (26%).
Marco Mazzucco, Amministratore Delegato Blue Assistance