Silver e alimentazione: binomio vincente per economia e salute

Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano sono indispensabili per beneficiare di una buona condizione fisica anche nelle fasi più avanzate della propria vita: traendo spunto dal Quaderno di Approfondimento Itinerari Previdenziali dedicato alla Silver Economy, ecco un'analisi delle abitudini alimentari e dei consumi degli over 50 italiani

Mara Guarino e Melania Turconi

Corretta alimentazione e stile di vita sano sono un’attitudine fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute: un principio che vale per tutte le età ma, a maggior ragione, nelle fasi più avanzate della vita. E confermato anche dalla survey Itinerari Previdenziali dedicata all’economia d’argento che, tra i molteplici temi affrontati nell’ottica di delineare perimetri e potenzialità della Silver Economy, ha voluto indagare anche le scelte alimentari degli over 50 italiani. 

 

Il rapporto tra Silver e cura alimentazione 

Dalle domande somministrate a un campione di oltre 5.000 individui (staticamente rappresentativo della popolazione italiana) si evince in particolare come l’attenzione verso l’acquisto di cibi salutari o comunque adeguati alla propria condizione psico-fisica aumenti di pari passo con l’avanzare degli anni. In particolare, il 48,5% dei 50-64enni sceglie di comprare cibi sulla base dell’età e della propria salute; percentuale che sale fino a quasi il 55% nella fascia 65-74 anni e tra gli over 75. Se oltre la metà dei Silver mostra un atteggiamento accorto e cura la propria alimentazione con acquisti avveduti, toccano comunque punte di un certo rilievo (soprattutto tra i più giovani) anche quanti rivelano di non interessarsi molto al tema:  il 18,2% di 50-64enni, il 16,6% fra i 65-74 anni e il 15,3% degli ultra75enni. 

A riprova che da alimentazione, dietetica e nutraceutica passa una fetta consistente dell’invecchiamento in buona salute e, di riflesso, dei consumi Silver (con ricadute positive per l’industria e i servizi del Paese, a patto di saper vedere nella longevità non solo un costo ma, per l’appunto, anche un’opportunità), anche gli acquisti per porzione, accanto alla scelta di cibi sani, indicano un mutamento negli stili di vita dalle grandi prospettive di crescita,  in termini di offerta industriale, marketing e indotto economico. Con una percentuale del 15,3%, gli over 75 si dimostrano insieme ai Silver di età compresa tra i 50 e i 64 anni i principali consumatori abituali di cibi monoporzione e pronti per l’uso; tra i primi, la percentuale di chi acquista spesso o almeno qualche volta questo genere di prodotti è del 52%, mentre per i secondi del 55,1%. Interessante peraltro notare come, secondo la survey, un elevato livello di istruzione influisca positivamente sull’acquisto: tra i laureati triennali la percentuale di quelli che comprano spesso cibi pronti per l’uso e/o monoporzione è del 19,2%, supera il 24% tra chi è in possesso di una laurea magistrale o del vecchio ordinamento, mentre tra chi non è laureato scende al 4,4%. 

A ogni modo, a prescindere dalle effettive abitudini di consumo, a considerare di buona qualità questo tipo di offerta è quasi un 1 over 50 su 2 (48,5%), con punte positive soprattutto tra i pensionati lavoratori (53,1%); giudizio più negativo invece tra i pensionati (24,3%) e i 50-64enni (24,2%). 

Figura 1 – Attenzione alla scelta dei cibi da comprare e propensione all’acquisto di cibi monoporzione, per età
 (valori in %)

Figura 1 – Attenzione alla scelta dei cibi da comperare e propensione all’acquisto di cibi monoporzione, per età (valori in %)

Fonte: Quaderno di Approfondimento Itinerari Previdenziali “Silver Economy, una nuova grande economia”

 

Dietologi e nutrizionisti: a chi si rivolgono i Silver italiani?

Secondo gli intervistati, la possibilità di avvalersi di professionisti del settore permette di beneficiare di abitudini alimentari maggiormente sane e adeguate alla propria età. Eppure, i Silver del nostro Paese si mantengono ancora distanti da dietologi e nutrizionisti: in media, solo il 15,3% degli italiani se ne avvale. Tra le “categorie” che più ricorrono al consulto vale la pena di ricordare i pensionati/lavoratori con il 38%, gli over 75 con il 22,2% e gli abitanti delle regioni settentrionali; si distinguono invece in negativo coloro che sono in cerca di occupazione (4,8%), piuttosto prevedibilmente se si pensa ai possibili costi di questi servizi professionali, e gli abitanti del Centro Italia (10,5%).  

Figura 2 – Quota di persone che si avvale di un dietologo, per età, area geografica e attività svolta (valori in %)

Figura 2 – Quota di persone che si avvale di un dietologo, per età, area geografica e attività svolta (valori in %)

Fonte: Quaderno di Approfondimento Itinerari Previdenziali “Silver Economy, una nuova grande economia”

Più in generale, il grado di attenzione allo stile di vita e alla salute sembra leggermente più connotato al femminile e fortemente influenzato dall’età: più sensibili gli ultra75enni (+0,027), anche se il fatto di lavorare tende ad associarsi a un’attitudine mediamente positiva nei confronti del tema. Più “discriminanti” sono però titolo di studio e reddito familiare: ancora una volta, gli atteggiamenti più positivi nei confronti di alimentazione e stile di vita salutare si dimostrano infatti più diffusi al crescere del livello di istruzione e della disponibilità economica. 

Volendo tracciare un identikit di sintesi,  la connotazione dell’over 50 più accorto  è quella di un soggetto che vive al Nord, relativamente meno giovane e caratterizzato da alto livello di istruzione, professionale e reddituale. 

 

Silver Age e prodotti/servizi per l’alimentazione: un connubio vincente? 

Ricapitolando, dall’indagine si evince che il generale interesse della fascia Silver è già diretto a un’alimentazione corretta e che vada di pari passo con il proprio benessere fisico e l’avanzamento dell’età, anche se i margini di miglioramento restano ampi, come dimostra la tendenza a farsi seguire da un professionista solo se strettamente necessario. 

L’impostazione di uno stile di vita sano e un attento ricorso ai servizi della medicina, tanto a livello di prevenzione quanto in termini di cura, rappresentano del resto due punti fermi per garantire agli over 50 la prospettiva di un futuro lungo e il più possibile sereno. Dati sui consumi alla mano, la platea senior sembra comunque consapevole: anche se rispetto a qualche anno fa la fascia più anziana della popolazione spende di più per cultura e tempo libero, subito dopo la casa di abitazione, l’area cui vengono destinate le maggiori risorse disponibili è proprio l’alimentazione. 

Tabella 1 – Principali tipologie di beni consumati dagli over 50 italiani
Fonte: Quaderno di Approfondimento Itinerari Previdenziali “Silver Economy, una nuova grande economia”

E se i Silver sono già pronti, anche il mercato pare adeguarsi con attività promozionali dedicate, cui fanno da contraltare un’offerta in espansione e sempre più customizzata sulla base delle loro peculiari esigenze che, anche in futuro, peserà dunque sempre di più sull’indotto generato dall’economia di argento. 

Mara Guarino, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

Melania Turconi, Itinerari Previdenziali 

9/11/2022 

 
 

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