Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 2024 - "Le dichiarazioni dei redditi 2022: l’analisi IRPEF e delle altre imposte dirette e indirette per importi, tipologia dei contribuenti e territori negli ultimi 15 anni"

Giunto in questo 2024 alla sua undicesima edizione, l’Osservatorio dedicato alle entrate fiscali e al finanziamento del welfare analizza le dichiarazioni individuali dei redditi IRPEF e le altre principali imposte dirette e indirette (tra cui IRAP, IRES, ISOST e gettito IVA) del Paese, allo scopo di valutarne l’effettiva situazione socio-economica e, in particolare, di indagare le prospettive di tenuta di medio e lungo termine del suo sistema di protezione sociale. 

Cuore della pubblicazione è dunque una puntuale indagine su base annuale delle dichiarazioni dei redditi rese dagli italiani, realizzata a partire del vasto database reso disponibile dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze, con particolare riferimento agli ultimi dati disponibili al momento dell’elaborazione del documento, vale a dire i redditi 2022 per le dichiarazioni rese nel 2023 nel caso dell’IRPEF. Con l’obiettivo di elaborare indicatori utili a comprendere il profilo di distribuzione dei redditi dichiarati, l’analisi riguardante l’imposta sul reddito delle persone fisiche è nel dettaglio svolta per tipologie di contribuenti (lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e altri dichiaranti), per scaglioni di reddito e per regione, inclusa la ripartizione territoriale delle addizionali IRPEF regionali e comunali. Approfondimento al quale si affianca, nell’ottica di comprendere l’andamento nel tempo di variabili economiche di primaria importanza per la salute dei conti statali, uno studio comparativo relativo agli ultimi 15 anni di dichiarazione dei redditi (2008-2022). 

A ideale completamento dell’analisi sul bilancio del sistema previdenziale italiano e delle principali funzioni di welfare realizzata dall’Undicesimo Rapporto, l’Osservatorio estende poi il proprio campo d’osservazione anche alle principali imposte dirette e indirette (in particolare IRAP, IRES e ISOST, con un accenno a TASI e IMU e un focus sull’IVA) che concorrono al finanziamento del sistema di protezione sociale del Paese. Dati estremamente utili nell’ambito delle verifiche di sostenibilità periodicamente condotte dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, e dai quali sembrano emergere alcune scomode verità: innanzitutto, non pare corretto descrivere l’Italia come una nazione oppressa dalle tasse, poiché i contribuenti su cui grava il carico fiscale non è che un ristretto 24,20% di contribuenti con redditi dai 29mila euro in su, i quali da soli corrispondono il 75,57% di tutta l’IRPEF. Viceversa, una grande parte di italiani ne paga così poche (o non ne paga affatto) da risultare totalmente a carico della collettività. Il ritratto di un Paese con una redistribuzione così forte da rischiare, in assenza di opportune contromisure, di compromettere sviluppo e tenuta dei conti pubblici dello Stato. 


Il presente Osservatorio sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare state è stato realizzato con il sostegno di: 

                                                                                     

Anno:
2024
Tema:
Welfare altro