Osservatorio sul mercato del lavoro 2021 – "Le dinamiche dell’ultimo anno e le previsioni per il 2021"

In occasione del suo ultimo monitoraggio trimestrale, risalente allo scorso novembre e riguardante i mesi di luglio, agosto e settembre, il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali fotografava un mercato del lavoro che già stava andando incontro a un rallentamento della ripresa registrata nel corso dell’estate, quando la parziale distensione delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19 aveva consentito a diverse attività economiche di rimettersi in moto. Nonostante qualche indicatore in timida ripresa, le previsioni per l’immediato futuro non erano dunque affatto rosee, tenuto conto sia del prevedibile e previsto peggioramento dei dati sanitari (e dunque di provvedimenti più restrittivi) sia dell’effetto “anestetico” in verità tuttora esercitato dal ricorso alla cassa integrazione nelle sue varie forme e dal blocco dei licenziamenti per motivi economici.

Il bilancio di fine anno - che tiene appunto conto anche di un quarto e ultimo trimestre 2020 in peggioramento, come da aspettative - è in effetti estremamente severo, soprattutto ma non solo per donne, lavoro autonomo e contratti a termine: SARS-CoV-2 ha prodotto una perdita record di occupazione, cui è corrisposta un’autentica esplosione di misure di sostegno al reddito, ordinarie o in via straordinaria messe in campo come conseguenza dell’emergenza, sanitaria prima ed economico-finanziaria poi. Per la sola cassa integrazione sono stati spesi circa 18 miliardi: cifra che da sola sottolinea l’impossibilità, tenuto oltretutto conto del già elevato debito pubblico italiano, di continuare a sostenere a lungo oneri assistenziali di tale portata. E di riflesso, di investire le risorse in arrivo dall’Europa tanto in interventi a sostegno della ripresa economica quanto in politiche attive per il lavoro, mirate tra le altre cose a ricollocare l’oltre milione di disoccupati con cui il Paese dovrà inevitabilmente confrontarsi, se non alla fine della pandemia già al venir meno della CIG con causale COVID-19 e dello stop ai licenziamenti.

Con questi presupposti e considerando anche l’incertezza circa l’evolversi dell’emergenza sanitaria e delle campagne vaccinali, quali scenari per occupazione e produttività italiane nel corso dei prossimi mesi? Proseguendo la finalità della collana - che, periodicamente, esamina lo stato di salute del mercato del lavoro italiano, indicatore fondamentale dello stato di salute di un Paese e componente peraltro essenziale anche per la tenuta del suo sistema di protezione sociale, per individuarne caratteristiche e trend salienti – l’ultimo Osservatorio Itinerari Previdenziali si propone di rispondere a quest’interrogativo, concentrandosi inevitabilmente in questo particolare momento storico sulla necessità di registrare l’impatto su imprese e lavoratori del nuovo coronavirus.  

Anno:
2021
Tema:
Lavoro, Welfare altro