Osservatorio sul mercato del lavoro 2020 – "Dinamiche e linee di tendenza del terzo trimestre 2020"

Lo scorso agosto, in occasione del suo monitoraggio trimestrale, il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali fotografava un Paese che stava sì lentamente rimettendo in moto la propria economia ma che, pur a fronte di qualche timido segnale di ripresa, era destinato a fare i conti con un mercato del lavoro già colpito severamente da COVID-19, ipotizzando in almeno 900.000 i posti di lavoro di lavoro persi una volta cessato l’effetto “anestetico” della cassa integrazione nelle sue varie forme e del blocco dei licenziamenti per motivi economici. E, ancora di più, destinato a fare i conti con il rischio di un secondo lockdown generalizzato.

In effetti il terzo trimestre 2020 (luglio-agosto-settembre) parrebbe complessivamente essersi sviluppato secondo le premesse che erano emerse nella seconda parte del trimestre precedente, almeno se si considerano i dati fino al 30 settembre. Tuttavia, come già il secondo trimestre nell’ultimo mese aveva anticipato un’inversione di tendenza, anche il mese di settembre lascia intravedere un cambiamento di orientamento, questa volta in senso negativo e verosimilmente tanto più duraturo quanto più saranno persistenti l’emergenza sanitaria e i provvedimenti attuati per favorire il contenimento dei contagi.

Con questi presupposti e tenuto conto dell’incertezza circa l’evolversi della pandemia, quali scenari per occupazione e produttività italiane nel corso dei prossimi mesi? Proseguendo la finalità della collana curata dal Centro Studi e Ricerche - che, periodicamente, esamina lo stato di salute del mercato del lavoro italiano, indicatore fondamentale dello stato di salute di un Paese e componente peraltro essenziale anche per la tenuta del suo sistema di protezione sociale, per individuarne caratteristiche e trend salienti – l’ultimo Osservatorio Itinerari Previdenziali si propone di rispondere a quest’interrogativo, concentrandosi quindi in questo particolare momento storico sulla necessità di registrare gli effetti su imprese e lavoratori di SARS-CoV-2.