Patrimoni previdenziali: un valore per il Paese

Convegno di Fine Anno

La Banca Centrale Europea ha ufficializzato l’ultimo “round” di politica monetaria accomodante, con un ulteriore taglio dei tassi d’interesse e il rilancio del Quantitative Easing. A partire dal prossimo novembre, ripartiranno gli acquisti di titoli, per un valore pari a 20 miliardi di euro al mese, senza una data di scadenza prefissata. Con queste misure, il Presidente Draghi ha così annunciato il cambio della cosiddetta forward guidance, ossia la previsione sui movimenti futuri dei tassi, con l’obiettivo di assicurare condizioni finanziarie per sostenere la crescita economica dell’Eurozona e la convergenza del tasso di inflazione al livello obiettivo vicino al 2%. Alla luce di questo contesto di mercato, le politiche strutturali e di bilancio dovranno essere più incisive non solo nella governance delle istituzioni europee ma anche nei singoli Paesi. Mai come in questa nuova stagione politica saranno allora cruciali per l’Italia le indicazioni fornite dal DEF e l’indirizzo che saprà dare la successiva Legge di Bilancio.

Sono questi, dunque, i nuovi scenari economici, finanziari e politici con i quali dovranno fare i conti gli investitori istituzionali italiani nella gestione dei propri patrimoni. All’interno del contesto nazionale, vi è sempre maggiore consapevolezza circa il loro ruolo strategico per lo sviluppo del Paese. Come si può aumentare il contributo di questi investitori all’economia reale? Che ruolo possono avere i cosiddetti investimenti alternativi e di quali misure e agevolazioni necessitano affinché vengano pienamente sfruttati? Sono solo alcune delle molte domande che esigono di essere prese in considerazione, per contribuire al dibattito economico e politico in merito.

Dibattito che, a fine anno, non può che essere in relazione con la preparazione della Legge di Bilancio, e con le numerose novità normative in discussione. Un momento chiave per mettere sul tavolo istanze e necessità avvertite dagli attori protagonisti della previdenza: dalla necessità di promuovere agevolazioni fiscali e normative, ad un diverso regime di tassazione, passando per la valutazione e l’implementazione dei recenti interventi normativi (comunitari e non) che hanno riguardato il sistema pensionistico (su tutti il D.Lgs del 13 dicembre 2018, n. 147, recante attuazione della direttiva 2016/2341 – Iorp 2).

Nel corso del Convegno di Fine Anno che, come ormai da tradizione, conclude le attività istituzionali di Itinerari Previdenziali, si analizzeranno questi elementi sotto una duplice sfaccettatura: quella economica e quella legislativa. La prima riguarda le condizioni che influenzeranno i mercati e lo sviluppo nazionale e internazionale, nonché quelle che determineranno le opportunità di investimento. La seconda chiede uno sguardo lungo, che vada oltre l’orizzonte breve delle legislature mirando a creare un quadro normativo stabile, sicuro ed efficace.

Il convegno rappresenta dunque un momento di riflessione sulle prospettive non solo per gli investitori istituzionali, ma anche per il Paese stesso, la cui società e la cui economia reale beneficiano delle ricadute degli investimenti. Un momento di dialogo che, grazie alla possibilità di interloquire con i rappresentanti dei gruppi parlamentari nel corso del Question Time, concorra insieme al dibattito politico alla delineazione del futuro del nostro Paese.

 
Il meeting è a porte chiuse e la partecipazione strettamente su invito. Per informazioni scrivere a info@itinerariprevidenziali.it
 

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