Coronavirus, patrimoni istituzionali e rilancio del Paese

Convegno di Primavera

La pandemia ha trovato un mondo totalmente impreparato nonostante i coronavirus fossero noti dal 2002 ai tempi della Sars; oltre alle drammatiche ripercussioni sanitarie COVID-19 ha prodotto una delle più gravi crisi economiche della storia. Il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali lo scorso 20 marzo aveva previsto per l’Italia, nel caso di una ripresa entro il 20 maggio, una caduta del PIL dell’11%, un aumento del debito pubblico di circa 100 miliardi e un conseguente rapporto debito/PIL di oltre il 153,7%; più di 2,2 milioni di nuovi disoccupati e oltre 100mila le attività, escluse le partite IVA di autonomi e professionisti, che non riuscirebbero a riaprire. Ipotesi che sembravano catastrofiche rispetto ad altre previsioni, se non fosse che il 25 marzo Goldman Sachs ha previsto una contrazione del PIL italiano pari all’11,6% e più o meno tutti i centri studi vanno ormai in questa direzione. Anche il DEF presentato il 24 aprile prevede una contrazione del PIL dell’8%.

Ora tutti gli sforzi devono essere orientati alla ripartenza per evitare che la crisi sanitaria si trasformi in una pesantissima crisi economica che potrebbe sfociare in una ancor più drammatica crisi democratica (di cui si cominciano, purtroppo, ad avvertire i primi sintomi) del nostro Paese che, ricordiamo, insieme alla Grecia non ha ancora recuperato i livelli pre-crisi del 2008 dimostrando una grande fragilità. 

Economia reale, welfare e lavoro dovranno essere le parole d’ordine da cui e su cui ripartire per avere lo slancio necessario a superare la crisi. COVID-19 ha mostrato le lacune di un sistema sanitario che credevamo eccezionale, le crepe nella tutela dei nostri anziani e le vulnerabilità della nostra economia e del mercato del lavoro, ma anche un'impreparazione generale a gestire crisi che forse, dai tempi della guerra, viziatamente, non eravamo più preparati ad affrontare. In questa situazione i patrimoni istituzionali potrebbero essere una delle armi in più da mettere in campo, avendo affinato negli anni, insieme agli asset manager, diverse soluzioni di investimento direttamente rivolte all’economia reale italiana.

È da queste premesse che nasce il secondo convegno in modalità virtuale di Itinerari Previdenziali, con l’obiettivo di offrire a tutti i nostri interlocutori l’occasione sia per rimanere in contatto e sfruttare al massimo la tecnologia che oggi consente di riunirci, anche se solo virtualmente, sia per mettere a fattor comune le competenze di ciascuno provando a delineare i possibili percorsi che investitori e operatori di mercato prospettano per supportare una ripartenza quanto mai necessaria.
 

Per partecipare è necessario iscriversi. Per informazioni, potete contattarci via e-mail all'indirizzo: info@itinerariprevidenziali.it

 

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