Un'azione corale e innovativa per contrastare la povertà educativa minorile

Nato su impulso delle Fondazioni di origine Bancaria associate ad Acri, il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è impegnato ormai da quattro anni nell'affrontare una problematica di particolare gravità per il nostro Paese: l'iniziativa, unica nel suo genere, presenta innumerevoli e significativi elementi di innovazione

Giorgio Righetti

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce su impulso delle Fondazioni di origine Bancaria associate ad Acri per affrontare una problematica di particolare gravità che affligge il nostro Paese. L’iniziativa, a quattro anni dal suo avvio, ha consentito, grazie all’incentivo triennale previsto in Legge di Stabilità 2016 e rinnovato per un secondo triennio nella Legge di Bilancio 2019, di raccogliere risorse erogative per circa 420 milioni di euro, che toccheranno i 600 milioni al termine del secondo triennio. A fine 2019, erano 355 i progetti finanziati con oltre 282 milioni di euro, che hanno coinvolto circa mezzo milione di minori, destinatari degli interventi.

L’iniziativa, unica nel suo genere, presenta innumerevoli e significativi elementi di innovazione.

È innovativa per gli attori coinvolti, che danno vita a un’esperienza concreta e fattuale di partnership pubblico-privato sociale: Fondazioni, governo e rappresentanze del Terzo settore ne hanno condiviso obiettivi, strategie e strumenti attuativi per incidere concretamente sul problema.

È innovativa per la dimensione, che, considerate le risorse messe a disposizione, rappresenta forse l’intervento sistemico più significativo mai messo in campo nel nostro Paese per contrastare il fenomeno.

È innovativa per la sua finalità, poiché si è sempre stati consapevoli, nell’impostare questa misura, che per quanto ingenti, le risorse non sarebbero state sufficienti a risolvere il problema. Da qui ne discende il carattere sperimentale, che è elemento genetico del Fondo perché consente di mettere in campo tutte le energie, pubbliche e private, per individuare percorsi efficaci successivamente adottabili nelle politiche pubbliche. 

È innovativa per l’originalità dell’approccio, che mette in pratica gli insegnamenti teorici consolidati, ma solo episodicamente sperimentati, che suggeriscono che il tema della povertà educativa non è problema di singole istituzioni (la scuola), ma problema dell’intera comunità (la comunità educante) e che per porvi rimedio è necessario chiamare a raccolta tutte le agenzie educative a partire dalle famiglie, alle scuole, alla società civile nelle sue molteplici espressioni, alle istituzioni locali.

È innovativa per il sistema di governance e di implementazione che è stato messo a punto. La governance strategica è stata affidata a un Comitato composto pariteticamente da rappresentanze del Governo, delle Fondazioni e del Terzo settore. L’implementazione è stata invece affidata a un soggetto privato indicato da Acri: la Fondazione con il Sud, attraverso l’impresa sociale Con i Bambini. La disponibilità del governo di sperimentare una partnership pubblico-privato in cui si delega alle prassi in uso nel privato la realizzazione operativa, rappresenta un grandissimo atto di fiducia e una prova della consapevolezza che, nel pieno rispetto della trasparenza e nella condivisione dell’indirizzo strategico, il privato può garantire risultati più rapidi ed efficaci. La scelta di Acri, ricaduta su Fondazione con il Sud, anch’essa esperienza unica di partenariato tra Fondazioni e Terzo settore, è prova evidente non solo della fiducia sulla capacità della Fondazione di poter affrontare e vincere questa pesante sfida, ma anche della volontà di poter mostrare l’efficacia di una buona pratica che “dal Sud” si propaga sull’intero territorio nazionale. 

È innovativa, infine, per l’attenzione alla misurazione dei risultati e dell’impatto. Sin dalle prime fasi di gestazione dell’iniziativa si è ritenuto necessario mettere in campo processi di valutazione pervasivi ed efficaci. È per questo che in ogni progetto è prevista la presenza di enti di valutazione indipendenti che monitorano lo svolgimento dei progetti e ne misurano l’impatto. A questo, si aggiunge l’autonoma attività di monitoraggio e valutazione ex post di Con i Bambini e, non ultimo, un processo di “meta valutazione” che ha la finalità di misurare l’impatto complessivo prodotto dal Fondo.

Per il suo enorme potenziale di innovazione, oltre che per i risultati specifici che sta conseguendo, il Fondo rappresenta un modello di partenariato pubblico-privato e di approccio alla progettazione da replicare e diffondere.

Giorgio Righetti, Direttore Generale Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio

17/6/2020

 
 

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